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Genoa, tra granite e granate, tra un sorriso e una preoccupazione
domenica 23 luglio 2017, 12:45Copertina
di Franco Avanzini
per Genoanews1893.it

Genoa, tra granite e granate, tra un sorriso e una preoccupazione

Estate, calcio che conta come il due di coppe quando in tavola regna bastoni; calcio che fa sognare i tifosi per questo o per quel colpo, insomma calcio che può anche illudere per un risultato positivo contro una squadra di valore superiore.

Genoa-Hoffenheim ha regalato in pratica la sintesi "tra granite e granate", da una parte la positività delle reti realizzate e dall'altra quella delle segnature prese. Intendiamoci, la preparazione è partita ufficialmente da due settimane e quindi è normale che tutto non fili per il verso giusto. Sarebbe impossibile una cosa diversa.

Facendo le pulci alla gara di ieri ecco che balza agli occhi il modo con cui sono state subite le due reti: entrambe di testa, entrambe a deviare cross dalla fascia. Bravura ovviamente dei due giocatori tedeschi ma anche mancanza di una contraerea perfetta nel cercare di contrastarli al meglio. Eppure l'altezza media difensiva è aumentata con l'arrivo di Spolli e Zukanovic.

Il tecnico Ivan Juric dovrà lavorare molto su questa situazione che, nella scorsa stagione, ha portato a subire molte reti. Ma, essendo all'inizio della preparazione, è naturale, come dicevamo prima, che qualcosa non funzioni a dovere. Lasciamo quindi lavorare la squadra e solo in un secondo tempo si potranno tirare le somme.

Di positivo ci sono certamente le reti messe a segno. Ninkovic, Miguel Veloso e Galabinov hanno centrato la porta con conclusioni dalla distanza. L'anno scorso un fatto del genere era alquanto raro. Ci viene in mente, ad esempio, la rete di Pandev contro l'Inter nata da una conclusione da fuori area del portoghese con la palla che aveva colpito la traversa (ma non vorremmo sbagliarci) e poi ribadita in fondo al sacco dal macedone.

Certamente questi giocatori hanno dimostrato di avere il piede caldo per mandare in tilt i portieri avversari, situazione che potrebbe rendersi utile soprattutto contro quelle squadre che si chiuderanno in difesa, soprattutto al Ferraris, cercando di portare a casa la pelle.

In mezzo al campo Andrea Bertolacci è apparso grintoso e sempre pronto a ringhiare sull'avversario di turno. Poi Simeone ha lottato come al solito pur non riuscendo a rendersi pericoloso sotto porta e nella ripresa Salcedo ha dimostrato, nonostante la giovanissima età, di avere la stoffa per diventare, nel prossimo futuro, un elemento importante.

Insomma "tra granite e granate" canta Francesco Gabbani e noi abbiamo preso in prestito il titolo di questo brano riadattandolo al Genoa dove alle cose positive (granite) sono contrapposto quelle negative (granate) nella speranza che quest'ultime, quanto prima, si trasformino positivamente.