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Genoa, una sosta per trovare la giusta quadra e un undici affidabileTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 10 novembre 2020, 11:01Copertina
di Franco Avanzini
per Genoanews1893.it

Genoa, una sosta per trovare la giusta quadra e un undici affidabile

Difesa che prende troppi gol, centrocampo che non copre e attacco che non segna. Sono tre sintomi che il Genoa si sta portando dietro in queste ultime settimane. ll tecnico Rolando Maran sta facendo i salti mortali per donare una propria personalità a questa squadra ma i problemi non gli mancano certamente. Il Covid-19 ci ha messo lo zampino prima e anche in questo periodo a colpito un nuovo elemento della squadra rossoblu. Ma non deve diventare una scusante perché, magari in forma minore, ma più o meno tutte le squadre hanno o stanno patendo gli stessi problemi del Grifone.

Quando una squadra mantiene la propria retroguardia imbattuta o quasi, il merito è di tutti: degli attaccanti che vanno a pressare i primi portatori di palla avversari e dei centrocampisti che vanno in seconda battuta superata la prima linea. Così, se la situazione della retroguardia del Genoa è nettamente peggiorata e Perin sta subendo molte reti la colpa è di tutti. Poi è evidente che ci sono alcune manchevolezze da parte dei singoli. Nessuno infatti può pensare che contro il Torino Goldaniga di testa di fatto serva un avversario o Luca Pellegrini intervenga male sulla sfera davanti alla porta facendo autogol o ancora che Biraschi e Ghiglione di fatto non siano perfetti sulle reti della Roma.

Il concetto è che sull'errore del singolo poco si può fare, su quello della squadra in qualche modo si dovrebbe poter intervenire. E qui starebbe all'allenatore fare qualcosa. In mezzo al campo, a parte la sorpresa Rovella, non è che le cose vadano a meraviglia. Badelj era partito bene poi via via si è spento, Radovanovic non è un fulmine di guerra, Lerager fa il compitino ma oltre quello non va e poi ci sono elementi utilizzati poco (Behrami) o addirittura ancora fuori (Cassata e soprattutto Sturaro).  

Anche le fasce patiscono qualche problemino: a destra l'assenza di Zappacosta si fa sentire appieno laddove la catena formata da Biraschi e Pellegrini non regala grandi emozioni e a sinistra Criscito non ha ancora ritrovato la miglior forma e Czyborra ha sicuramente tanta grinta ma piedi non propriamente perfetti.

Resta l'attacco laddove c'è la nota positiva Scamacca che però talvolta è costretto a retrocedere sulla linea dei centrocampisti per prendersi qualche pallone, con Pandev che cerca di mettere a disposizione della squadra il proprio mestiere ed un Destro che piano-piano sta rientrando dopo il posto Covid-19. Talento è Pjaca che alterna cose buone a periodi di assenza in campo, un po' quello che accade sulla trequarti a Zajc. Ci sarebbe poi Shumorodov che non è una prima punta e che è fermo ai box in attesa di esser rigettato nella mischia possibilmente cn una maggiore intesa coi compagni di reparto e non solo.

Il lavoro per Maran dunque è davvero tanto e queste due settimane dovranno servirgli, senza alcuni dei Nazionali e Covid-19 permettendo, di trovare la giusta quadra e soprattutto puntare su un modulo di partenza ed un undici di base affidabile per ripartire con meno balbettii e qualche certezza in più per affrontare un mese che riproporrà, tra campionato e Coppa Italia, un nuovo tour de force ai rossoblu.