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Corea-Ghana, è 2-3 spettacolo: Kudus-show fa sognare le black stars. Tigri asiatiche quasi fuori
Era alla stregua di uno spareggio per ambire agli ottavi di finale, quello fra Corea del Sud e Ghana. La spuntano gli africani che nei 90' più l'ennesimo pantagruelico recupero si sono mostrati più organizzati in difesa e cinici davanti, badando decisamente più al sodo rispetto alla squadra di Paulo Bento, volitiva ma meno efficace davanti. Ne esce fuori un 2-3 divertente e bello spot per questa Coppa del Mondo.
LE SCELTE DEGLI ALLENATORI - Paulo Bento rinuncia a Hwang Ui-Jo in attacco per motivi fisici, anche se il giocatore dell'Olympiacos è disponibile almeno per la panchina. Kim Min-Jae, in dubbio fino all'ultimo, recupera e si prende il suo posto al centro della difesa. Addo cambia modulo, dal 5-3-2 al 4-3-3 con l'innesto in avanti di Jordan Ayew, che si rivelerà decisivo.
CINISMO GHANESE - Corea che giostra il gioco con grande dinamismo e un lungo giro palla. A dare una mano in avanti anche Kim Min-Jae ma davanti Cho Gue-Sung ha le polveri bagnate e la stella assoluta, Son, maschera al volto, è ancora ben lontana dal top della forma. Fino al 24' la statistica dice 5 tiri tentati dai coreani, zero dai ghanesi. Ma il calcio un gioco è in cui la discriminante che conta e il Ghana quando si fa vivo colpisce per davvero. Il primo gol al 24': punizione di Jordan Ayew, Kim Min-Jae prova a spazzare di testa non riuscendoci, palla a Salisu che non si fa pregare e segna. Contraccolpo psicologico fortissimo per il collettivo di Paulo Bento, che impiega diversi minuti per riordinare le idee. Il problema è che nel frattempo il Ghana raddoppia anche: cross ancora di Jordan Ayew, testa di Kudus e palla in rete.
CHO LA RIPRENDE -Serve un altro spirito e soprattutto servono altri uomini per Paulo Bento, che infatti lancia nella mischia Lee Kang-In e l'inerzia cambia immediatamente. Il trequartista del Maiorca tempo un minuto e confeziona il cross per il gol di testa di Cho Gue-Sung, 1-2 al 58'. L'onda emotiva trascina le tigri d'Asia che tre minuti più tardi pareggiano, ancora con Cho Gue-Sung, ancora di testa. Stavolta l'assist arriva da Kim Jin-Su.
KUDUS, ANCORA TU - La fortuna però è dalla parte del Ghana e l'azione del 2-3 ne è lo specchio: Mensah che si sovrappone a Jordan Ayew e mette in mezzo. Williams svirgola ma il pallone finisce a Kudus che è freddo e supera Kim Seung-Gyu al 68'. Bento prova a cambiare ancora le carte, la Corea è apprezzabile per l'impegno che ci mette fino all'ultimo, ma è la freddezza sottoporta che manca.
GHANA SOGNA. COREA, È (QUASI) ORA DI TORNARE A CASA - Con questo successo il Ghana si mette in una buona posizione per accedere agli ottavi di finale: venerdì contro l'Uruguay sarà uno spareggio. La Corea del Sud invece ha un piede e mezzo fuori. L'ultima volta che superò la fase a gironi risale al 2010.
LE SCELTE DEGLI ALLENATORI - Paulo Bento rinuncia a Hwang Ui-Jo in attacco per motivi fisici, anche se il giocatore dell'Olympiacos è disponibile almeno per la panchina. Kim Min-Jae, in dubbio fino all'ultimo, recupera e si prende il suo posto al centro della difesa. Addo cambia modulo, dal 5-3-2 al 4-3-3 con l'innesto in avanti di Jordan Ayew, che si rivelerà decisivo.
CINISMO GHANESE - Corea che giostra il gioco con grande dinamismo e un lungo giro palla. A dare una mano in avanti anche Kim Min-Jae ma davanti Cho Gue-Sung ha le polveri bagnate e la stella assoluta, Son, maschera al volto, è ancora ben lontana dal top della forma. Fino al 24' la statistica dice 5 tiri tentati dai coreani, zero dai ghanesi. Ma il calcio un gioco è in cui la discriminante che conta e il Ghana quando si fa vivo colpisce per davvero. Il primo gol al 24': punizione di Jordan Ayew, Kim Min-Jae prova a spazzare di testa non riuscendoci, palla a Salisu che non si fa pregare e segna. Contraccolpo psicologico fortissimo per il collettivo di Paulo Bento, che impiega diversi minuti per riordinare le idee. Il problema è che nel frattempo il Ghana raddoppia anche: cross ancora di Jordan Ayew, testa di Kudus e palla in rete.
CHO LA RIPRENDE -Serve un altro spirito e soprattutto servono altri uomini per Paulo Bento, che infatti lancia nella mischia Lee Kang-In e l'inerzia cambia immediatamente. Il trequartista del Maiorca tempo un minuto e confeziona il cross per il gol di testa di Cho Gue-Sung, 1-2 al 58'. L'onda emotiva trascina le tigri d'Asia che tre minuti più tardi pareggiano, ancora con Cho Gue-Sung, ancora di testa. Stavolta l'assist arriva da Kim Jin-Su.
KUDUS, ANCORA TU - La fortuna però è dalla parte del Ghana e l'azione del 2-3 ne è lo specchio: Mensah che si sovrappone a Jordan Ayew e mette in mezzo. Williams svirgola ma il pallone finisce a Kudus che è freddo e supera Kim Seung-Gyu al 68'. Bento prova a cambiare ancora le carte, la Corea è apprezzabile per l'impegno che ci mette fino all'ultimo, ma è la freddezza sottoporta che manca.
GHANA SOGNA. COREA, È (QUASI) ORA DI TORNARE A CASA - Con questo successo il Ghana si mette in una buona posizione per accedere agli ottavi di finale: venerdì contro l'Uruguay sarà uno spareggio. La Corea del Sud invece ha un piede e mezzo fuori. L'ultima volta che superò la fase a gironi risale al 2010.
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