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Milan, Borini: "Piatek? Bene non ci sia. Con Paqueta c'intendiamo a gesti"
Poco prima della gara contro il Genoa, l'attaccante del Milan Fabio Borini ha analizzato il momento dei rossoneri a MTV: "Supercoppa? Potevamo vincerla sicuramente, siamo stati nella partita. Pur giocando contro i più forti abbiamo fatto il nostro piano partita e per poco non siamo riusciti a portarla a casa. Siamo sulla strada giusta".
Cosa resta dopo la Supercoppa.
"Ci resta più consapevolezza. Perdere questa partita ti motiva a voler raggiungere di più. La sconfitta ci ha fatto male, ma ci porta più cattiveria da mettere in campo".
Cosa servirà nel girone di ritorno per centrare la Champions.
"Se pensiamo ai risultati fatti nel girone d'andata, ci son stati troppi pareggi, magari raggiunti all'ultimo minuto da parte degli avversari. Sono punti che serviranno nel girone di ritorno per poter raggiungere il quarto posto".
Sul Genoa.
"Giocare a Genova è sempre difficile. È un campo molto largo, i tifosi sono sempre tanti e la squadra si chiude abbastanza. Il campo non è mai in condizioni ottimali".
Su Piatek.
"È un bene che non ci sia, perché ha fatto tanti gol".
Le sue condizioni fisiche.
"Sto bene, l'infortunio mi ha tenuto fermo un po'. Me lo son portato dietro per un po' di tempo. Anche adesso, essendo un'infiammazione, a volte viene a volte va. Però non mi da più fastidio, fisicamente sto bene e lavoro di più del normale, perché non riesco a farne a meno".
Su Paquetà e Bakayoko.
"Li vedo bene. Baka si è adattato ormai a quello che sono i ritmi e la cultura italiani. Per Paquetá, siccome nessuno parla il portoghese, la questione lingua è difficile e bisogna andare avanti a gesti. Il campo, però, ha una sola lingua e ci si mette d'accordo".
Cosa resta dopo la Supercoppa.
"Ci resta più consapevolezza. Perdere questa partita ti motiva a voler raggiungere di più. La sconfitta ci ha fatto male, ma ci porta più cattiveria da mettere in campo".
Cosa servirà nel girone di ritorno per centrare la Champions.
"Se pensiamo ai risultati fatti nel girone d'andata, ci son stati troppi pareggi, magari raggiunti all'ultimo minuto da parte degli avversari. Sono punti che serviranno nel girone di ritorno per poter raggiungere il quarto posto".
Sul Genoa.
"Giocare a Genova è sempre difficile. È un campo molto largo, i tifosi sono sempre tanti e la squadra si chiude abbastanza. Il campo non è mai in condizioni ottimali".
Su Piatek.
"È un bene che non ci sia, perché ha fatto tanti gol".
Le sue condizioni fisiche.
"Sto bene, l'infortunio mi ha tenuto fermo un po'. Me lo son portato dietro per un po' di tempo. Anche adesso, essendo un'infiammazione, a volte viene a volte va. Però non mi da più fastidio, fisicamente sto bene e lavoro di più del normale, perché non riesco a farne a meno".
Su Paquetà e Bakayoko.
"Li vedo bene. Baka si è adattato ormai a quello che sono i ritmi e la cultura italiani. Per Paquetá, siccome nessuno parla il portoghese, la questione lingua è difficile e bisogna andare avanti a gesti. Il campo, però, ha una sola lingua e ci si mette d'accordo".
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