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Racing campione d'Argentina. Trascinato da "nonni" e meteore di A
Racing Avellaneda campione d'Argentina con un turno d'anticipo. Basta un pari sul campo del Tigre (1-1) grazie al contemporaneo stop del Defensa y Justicia, bloccato in casa all'Union de Santa Fe. Si tratta del 18° successo nel campionato argentino per La Academia. Festeggia anche Diego Milito. El Principe, ex centravanti dei biancocelesti, oggi dirigente del club, ha dichiarato a Fox Sports Argentina: "Siamo felici. Vincere non è facile ed è il motivo per cui gli diamo questo valore. Voglio cogliere l'occasione per congratularmi con la squadra e lo staff tecnico, siamo meritatamente campioni. L'ho vissuto come un fan, è una grande soddisfazione. Da calciatore è diverso, sei in campo, puoi scaricare la tensione, fai parte del gruppo".
Si tratta del primo titolo da allenatore per Eduardo Coudet, 45 anni, alla guida della prima squadra dal 2017 dopo l'esperienza in Messico al Club Tijuana.
Racing che ha diverse vecchie conoscenze del calcio italiano in campo: il difensore ex Genoa Lucas Orban, il terzino Ivan Pillud (una breve parentesi al Verona), l'ex Bologna Jonathan Cristaldo, infine il pupillo di Roberto Baggio, Ricardo Centurion. Quest'ultimo però finito fuori rosa da oltre un mese per aver colpito l'allenatore con un pugno. Altri nomi noti al pubblico sono Lisandro Lopez, una buona carriera in Europa con le maglie di Porto e Lione. E sempre prolifico, nonostante le 36 primavere: è lui il capocannoniere della Superliga argentina con 17 reti. Altro "nonno" terribile l'ex Ajax Dario Cvitanich, 34 anni, che ha contribuito al titolo con 8 reti. Un nome per il futuro? Martias Zaracho, volante 21enne che lo scorso 26 marzo ha esordito con la maglia della Nazionale argentina.
Si tratta del primo titolo da allenatore per Eduardo Coudet, 45 anni, alla guida della prima squadra dal 2017 dopo l'esperienza in Messico al Club Tijuana.
Racing che ha diverse vecchie conoscenze del calcio italiano in campo: il difensore ex Genoa Lucas Orban, il terzino Ivan Pillud (una breve parentesi al Verona), l'ex Bologna Jonathan Cristaldo, infine il pupillo di Roberto Baggio, Ricardo Centurion. Quest'ultimo però finito fuori rosa da oltre un mese per aver colpito l'allenatore con un pugno. Altri nomi noti al pubblico sono Lisandro Lopez, una buona carriera in Europa con le maglie di Porto e Lione. E sempre prolifico, nonostante le 36 primavere: è lui il capocannoniere della Superliga argentina con 17 reti. Altro "nonno" terribile l'ex Ajax Dario Cvitanich, 34 anni, che ha contribuito al titolo con 8 reti. Un nome per il futuro? Martias Zaracho, volante 21enne che lo scorso 26 marzo ha esordito con la maglia della Nazionale argentina.
#LaTapaDeOlé | Lunes 1 de abril pic.twitter.com/BH8ACTPcsx
— Diario Olé (@DiarioOle) 1 aprile 2019
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