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TMW - Kulusevski, capolavoro Atalanta. È costato meno di 100 mila euro
È il personaggio del giorno, al pari di Zlatan Ibrahimovic. Ne condivide le origini, slave, e la nazionalità, svedese. Chi lo conosce bene sa che anche la smisurata fiducia in se stesso e nei propri mezzi non sia così differente dal nuovo centravanti del Milan. È Dejan Kulusevski, nuovo acquisto della Juventus, pagato 35 milioni di euro più 8-10 di bonus, rompendo ogni record in casa Atalanta. Una operazione straordinaria che, però, nel 2016 era ancora molto lontana dal concretizzarsi.
MENO DI CENTO MILA EURO - Il primo contatto fra i nerazzurri e il giocatore è arrivato al torneo di Gradisca D'Isonzo, lo Schmucher, dove era impegnato con la nazionale (il 2016, edizione vinta dalla Slovenia). Osservato per la prima volta da alcuni emissari, con ottime relazioni, è stato poi nuovamente visionato con la sua squadra, il Brommapojkarna, in un torneo in Svezia. Lì l'Atalanta è stata convinta ad acquistarlo, sebbene inizialmente la cifra spaventasse: poco meno di 100 Mila euro. A posteriori sembra un investimento semplice, a quel tempo era un rischio per una squadra che non aveva ancora Gasperini a capo (e le varie plusvalenze).
CAPOLAVORO ATALANTA - Ora è giustissimo esaltare Costanzi, chi ha condotto l'operazione, ma la bravura è stata anche credere nella bravura del calciatore, investendoci non poco (l'Atalanta fatturava meno di 50 milioni) per un allievo di categoria B. Ed è ora incredibile pensare anche al percorso: esordio con l'Atalanta, in A, poi l'esplosione totale a Parma. Una bella fetta del merito va anche alla dirigenza e all'allenatore ducale, convinta nel prendere in prestito secco un potenziale talento e farlo sbocciare. I nerazzurri ora potranno reinvestire tutto (tra le sue cifre e quelle di Barrow) per rinforzare una squadra che ha bisogno di qualche ritocco per puntare nuovamente alla Champions.
MENO DI CENTO MILA EURO - Il primo contatto fra i nerazzurri e il giocatore è arrivato al torneo di Gradisca D'Isonzo, lo Schmucher, dove era impegnato con la nazionale (il 2016, edizione vinta dalla Slovenia). Osservato per la prima volta da alcuni emissari, con ottime relazioni, è stato poi nuovamente visionato con la sua squadra, il Brommapojkarna, in un torneo in Svezia. Lì l'Atalanta è stata convinta ad acquistarlo, sebbene inizialmente la cifra spaventasse: poco meno di 100 Mila euro. A posteriori sembra un investimento semplice, a quel tempo era un rischio per una squadra che non aveva ancora Gasperini a capo (e le varie plusvalenze).
CAPOLAVORO ATALANTA - Ora è giustissimo esaltare Costanzi, chi ha condotto l'operazione, ma la bravura è stata anche credere nella bravura del calciatore, investendoci non poco (l'Atalanta fatturava meno di 50 milioni) per un allievo di categoria B. Ed è ora incredibile pensare anche al percorso: esordio con l'Atalanta, in A, poi l'esplosione totale a Parma. Una bella fetta del merito va anche alla dirigenza e all'allenatore ducale, convinta nel prendere in prestito secco un potenziale talento e farlo sbocciare. I nerazzurri ora potranno reinvestire tutto (tra le sue cifre e quelle di Barrow) per rinforzare una squadra che ha bisogno di qualche ritocco per puntare nuovamente alla Champions.
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