Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / genoa / Serie A
Brescia-Lazio 1-2. Immobile suona la nona sinfonia nel recupero: è recordTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 5 gennaio 2020, 14:27Serie A
di Gaetano Mocciaro

Brescia-Lazio 1-2. Immobile suona la nona sinfonia nel recupero: è record

Lazio per il record di Eriksson, Brescia per uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Una partita delicata, la prima del decennio.

CORREA FA IL LUIS ALBERTO Biancocelesti che devono fare i conti per la prima volta senza Luis Alberto, squalificato. Lo spagnolo fin qui aveva saltato solo due partite di Europa League, entrambe perse. Simone Inzaghi non rinuncia alla qualità in mezzo e decide così di arretrare come mezz'ala Correa, promuovendo come spalla di Immobile l'ecuadoriano Caicedo. In cabina di regia al posto dell'altro squalificato Lucas Leiva, c'è Parolo. Il Brescia ritrova dal 1' Mario Balotelli che a Parma aveva cominciato dalla panchina.

BALOTELLI RECORD Primi minuti che vedono la Lazio dominare, se pur senza mai impegnare Joronen. Il Brescia è schiacciato ma sa soffrire e approfittare degli errori dei biancocelesti: uno di essi è letale, con Correa che sbaglia un disimpegno, Bisoli lavora il pallone per Sabelli. Il terzino da quaranta metri lancia in area trovando Balotelli, abilissimo a liberarsi di Luiz Felipe e superare di sinistro Strakosha: 1-0 al 18' e primo gol del millennio ancora una volta di SuperMario, come 10 anni fa quando l'allora giovane promessa dell'Inter decideva la sfida del "Bentegodi" contro il Chievo, apostrofando a fine partita i tifosi clivensi: "Il pubblico di Verona mi fa sempre più schifo" ebbe da dire. Nessuno nella storia del calcio italiano era riuscito a tale impresa.

Stavolta il pubblico è quello di casa e Balotelli lo fa gioire per la prima volta in stagione, dopo le 4 reti realizzate in trasferta. Il gol smuove soprattutto i tifosi avversari, che lo prendono di mira. Lui si lamenta con l'arbitro, l'incontro si ferma per qualche minuto prima di riprendere regolarmente.


Il Brescia sembra avere in pugno la partita, almeno nel primo tempo, prima di complicarsi la vita: Cistana si fa ammonire al 35' per fallo su Lazzari e cinque minuti dopo frana in area su Caicedo: è rigore e rosso per il difensore che concede ai biancocelesti la possibilità di pareggiare e la superiorità numerica.

BRESCIA IN DIECI, PARI DI IMMOBILE Dal dischetto Immobile riscatta l'errore contro la Juventus e spiazza Joronen, mandando il pallone sulla sua destra: 18° gol in Serie A e interrotto il digiuno di due partite. Tre, se si conta anche la Supercoppa italiana. Un'eternità guardando la sua frequenza. 1-1 al 42' che si protrae fino alla fine della prima frazione di gara.

Corini cambia togliendo Torregrossa e poi Spalek, per fare spazio a Mangraviti e Viviani. Il potenziale offensivo è tutto sulle spalle di Balotelli, ai rifornimenti ci pensa sempre più Tonali che quando ha palla al piede è uno spettacolo, difficile da contrastare. Super Mario dal canto suo gioca una partita matura, come raramente lo si era visto: non aspetta il pallone, se lo va a cercare e lo va anche a sradicare dagli avversari, dando una mano quando serve persino in difesa. La Lazio non approfitta di un tempo di superiorità numerica, Inzaghi prova anche a cambiare modulo, passando a un 4-3-1-2 con terzini di spinta ma il Brescia si difende bene, compatto, annullando Immobile. I biancocelesti cercano le sponde di Milinkovic che fruttano un paio di assist non sfruttati da Caicedo, al resto ci pensa Joronen che risponde su Lulic e Correa.

ZONA CESARINI? CHIAMATELA "ZONA LAZIO" Lazio che sembra veder sfumare il record 1998-1999 all'ultima curva e che invece non si smentisce, trovando la zampata finale per l'ennesima volta nei minuti di recupero: al 91' lancio di Acerbi sulla sua area, palla che carambola tra i difensori bresciani intenti a fermare Milinkovic-Savic, Caicedo raccoglie spalle alla porta e serve Immobile che è letale. Ancora una volta biancocelesti in gol nei minuti di recupero, ancora una volta un gol decisivo: il 19° per il centravanti. Che vale la nona vittoria consecutiva e un primo posto che dista solamente tre punti. La palla passa ora a Inter e Juventus.