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…con Riccardo Meggiorini
“Mi sto allenando e divertendo con le mie passioni: corro e vado in bicicletta”. Così a Tuttomercatoweb l’ex attaccante del Vicenza, Riccardo Meggiorini.
Pronto a tornare in pista?
“Aspetto se si presenta la giusta occasione. Non voglio andare ovunque. Ho quasi trentasette anni ma voglio fare scelte ragionate”.
Che stagione è stata l’anno scorso?
“Una stagione travagliata. Sono sparite le mie certezze una volta che sono cambiati allenatore e dirigenza. Ma non solo le mie, bensì quelle di tutti. Si sono basati più sugli algoritmi che sulle qualità umane”.
Non crede agli algoritmi?
“Possono andare bene fino ad un certo punto. Ma la persona ha ancora il suo valore. In campo salta fuori la persona, l’uomo. Ci sono regole, il rispetto tra giovani e meno giovani”.
Ci sono tante società che utilizzano gli algoritmi…
“In alcuni casi danno degli effetti. In altri meno. Guardo poche partite, sono un calciatore atipico. E quindi parlo del Vicenza: avevamo un gruppo dove l’uno voleva il bene dell’altro e ci siamo salvati con calciatori meno di spicco. C’è stato un problema generale”.
Il suo ex Chievo sta ripartendo.
“Mi dispiace che il Chievo non sia rimasto dov’era. Non avrei mai voluto muovermi. Avrei pensato di chiudere la carriera li. Non si può rimediare… Spero che il Chievo torni nel posto che gli compete”.
Pronto a tornare in pista?
“Aspetto se si presenta la giusta occasione. Non voglio andare ovunque. Ho quasi trentasette anni ma voglio fare scelte ragionate”.
Che stagione è stata l’anno scorso?
“Una stagione travagliata. Sono sparite le mie certezze una volta che sono cambiati allenatore e dirigenza. Ma non solo le mie, bensì quelle di tutti. Si sono basati più sugli algoritmi che sulle qualità umane”.
Non crede agli algoritmi?
“Possono andare bene fino ad un certo punto. Ma la persona ha ancora il suo valore. In campo salta fuori la persona, l’uomo. Ci sono regole, il rispetto tra giovani e meno giovani”.
Ci sono tante società che utilizzano gli algoritmi…
“In alcuni casi danno degli effetti. In altri meno. Guardo poche partite, sono un calciatore atipico. E quindi parlo del Vicenza: avevamo un gruppo dove l’uno voleva il bene dell’altro e ci siamo salvati con calciatori meno di spicco. C’è stato un problema generale”.
Il suo ex Chievo sta ripartendo.
“Mi dispiace che il Chievo non sia rimasto dov’era. Non avrei mai voluto muovermi. Avrei pensato di chiudere la carriera li. Non si può rimediare… Spero che il Chievo torni nel posto che gli compete”.
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