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…con Claudio Pasqualin
““Sarebbe un vero peccato se il Napoli non arrivasse fino in fondo, rispetto alle altre c’è una certa distanza. Magari il mercato si inventerà cose nuove ed originali, ma non vedo squadre che possano cambiare radicalmente la situazione”. Così a Tuttomercatoweb l’avvocato Claudio Pasqualin.
Il Mondiale non inciderà?
“Non credo. Il dubbio è legittimo, ma mi sembra che il Napoli abbia una leggerezza tale che Spalletti è in grado di mantenere. L’allenatore è l’artefice di questo Napoli che sta facendo cose importanti”.
E la Juve potrà intervenire sul mercato?
“Trovare giocatori da Juve è molto difficile. Mi auguro che siamo all’inizio di una nuova era e che diventi una Juventus che valorizzi i suoi giovani”.
Fagioli, ad esempio.
“Non voglio fare la parte del gioielliere che lustra la propria argenteria. L’importante è come lo valuta Allegri, certamente quando è stato impiegato ha risposto in pieno alle aspettative. La Juve ha anche i vari Miretti e Soulé, oltre Illing che a tratti ricorda Vinicius del Real Madrid”.
Dove vede la Juve a fine campionato?
“Deve puntare alle prime quattro posizioni. Ha meno punti dell’Udinese, deve darsi da fare”.
Manca sempre meno al Mondiale. E non ci sarà l’Italia. Lei la partita che ha sancito l’eliminazione l’ha vista dal vivo, al Barbera di Palermo.
“Sono ancora incredulo e sbalordito. Ero al Barbera, quel tiro di Trajkovski è stato una doccia fredda. Ho ancora degli incubi ripensando alla festa dei macedoni, probabilmente increduli anche loro”.
È dai giovani che l’Italia deve ripartire?
“L’idea di Mancini credo sia proprio questa. Per quello che si è visto il ct vuole dare spazio ai più giovani, la speranza è appunto che riparta dai giovani”.
Il Mondiale non inciderà?
“Non credo. Il dubbio è legittimo, ma mi sembra che il Napoli abbia una leggerezza tale che Spalletti è in grado di mantenere. L’allenatore è l’artefice di questo Napoli che sta facendo cose importanti”.
E la Juve potrà intervenire sul mercato?
“Trovare giocatori da Juve è molto difficile. Mi auguro che siamo all’inizio di una nuova era e che diventi una Juventus che valorizzi i suoi giovani”.
Fagioli, ad esempio.
“Non voglio fare la parte del gioielliere che lustra la propria argenteria. L’importante è come lo valuta Allegri, certamente quando è stato impiegato ha risposto in pieno alle aspettative. La Juve ha anche i vari Miretti e Soulé, oltre Illing che a tratti ricorda Vinicius del Real Madrid”.
Dove vede la Juve a fine campionato?
“Deve puntare alle prime quattro posizioni. Ha meno punti dell’Udinese, deve darsi da fare”.
Manca sempre meno al Mondiale. E non ci sarà l’Italia. Lei la partita che ha sancito l’eliminazione l’ha vista dal vivo, al Barbera di Palermo.
“Sono ancora incredulo e sbalordito. Ero al Barbera, quel tiro di Trajkovski è stato una doccia fredda. Ho ancora degli incubi ripensando alla festa dei macedoni, probabilmente increduli anche loro”.
È dai giovani che l’Italia deve ripartire?
“L’idea di Mancini credo sia proprio questa. Per quello che si è visto il ct vuole dare spazio ai più giovani, la speranza è appunto che riparta dai giovani”.
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