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Italdonne all'Algarve Cup: fra nucleo storico (senza milanesi causa Coronavirus) e nuove leve
Algarve Cup. Solo pochi anni fa pensare all’Italia femminile invitata alla competizione internazionale che dall’ormai lontano 1994 è un appuntamento fisso per le nazionali di un certo rilievo sembrava una fantasia. Mentre oggi è una realtà a cui le ragazze di Milena Bertolini si approcciano da quarta forza – stando al Ranking FIFA – dietro le grandi Europee Germania, Svezia e Norvegia e davanti a quella Danimarca che è avversaria nel girone di qualificazione a Euro 2021.
Non una prima assoluta, ma quasi visto che l’ultima apparizione delle azzurre nella competizione in terra lusitana risale al 2008 quando trascinate da Patrizia Panico e Melania Gabbiadini si chiuse l’avventura al sesto posto perdendo contro la Svezia la finale per il 5° posto. Un’altra era con tante delle giocatrici odierne che erano adolescenti o anche meno e la nostra ct era a metà dell'avventura con la Reggiana che l'avrebbe proiettata ai massimi livelli.
Tornando all’attualità la squadra che si presenta all’Algarve Cup dopo la grande cavalcata francese della scorsa estate e pronta a misurarsi con alcune delle migliori realtà europee (oltre che la Nuova Zelanda) per continuare nel percorso di crescita e mostrare che le scorie che si erano viste nelle prime gare di qualificazione sono ormai state smaltite. Un’Italia che attorno al nucleo storico, con alcune assenze di rilievo come spiegheremo in seguito, presenta diverse giovani di grande talento e interesse come Alice Tortelli e Martina Lenzini in difesa, Arianna Caruso e Marta Mascarello a centrocampo e Agnese Bonfantini in avanti. A queste si aggiungono due novità non più giovanissime, anche se si parla di classe ‘91, emerse dal campionato come il portiere Katja Schroffenegger e l’attaccante Tatiana Bonetti. Per loro, sopratutto per la seconda, un’occasione da sfruttare per conquistare un posto nei prossimi appuntamenti e poi, si spera all’Europeo d’Inghilterra.
Se l'allarme Coronavirus non ha fermato la partenza dell'Italia alla volta del Portogallo, come era stato ipotizzato nella giornata di ieri, ha però fermato le giocatrici dele due squadre milanesi: le rossonere Laura Fusetti, Linda Tucceri Cimini, Valentina Bergamaschi, Valentina Giacinti e la nerazzurra Stefania Tarenzi ritenute troppo a rischio contagio visto che la Lombardia è al momento la regione che conta più casi. Assenze pesanti che però daranno alla ct la possibilità di testare contro avversarie di livello, e senza l'ansia del risultato a ogni costo, diverse giovani che in futuro potrebbero rappresentare una risorsa quando questo ciclo si esaurirà e bisognerà aprirne uno nuovo.
Non una prima assoluta, ma quasi visto che l’ultima apparizione delle azzurre nella competizione in terra lusitana risale al 2008 quando trascinate da Patrizia Panico e Melania Gabbiadini si chiuse l’avventura al sesto posto perdendo contro la Svezia la finale per il 5° posto. Un’altra era con tante delle giocatrici odierne che erano adolescenti o anche meno e la nostra ct era a metà dell'avventura con la Reggiana che l'avrebbe proiettata ai massimi livelli.
Tornando all’attualità la squadra che si presenta all’Algarve Cup dopo la grande cavalcata francese della scorsa estate e pronta a misurarsi con alcune delle migliori realtà europee (oltre che la Nuova Zelanda) per continuare nel percorso di crescita e mostrare che le scorie che si erano viste nelle prime gare di qualificazione sono ormai state smaltite. Un’Italia che attorno al nucleo storico, con alcune assenze di rilievo come spiegheremo in seguito, presenta diverse giovani di grande talento e interesse come Alice Tortelli e Martina Lenzini in difesa, Arianna Caruso e Marta Mascarello a centrocampo e Agnese Bonfantini in avanti. A queste si aggiungono due novità non più giovanissime, anche se si parla di classe ‘91, emerse dal campionato come il portiere Katja Schroffenegger e l’attaccante Tatiana Bonetti. Per loro, sopratutto per la seconda, un’occasione da sfruttare per conquistare un posto nei prossimi appuntamenti e poi, si spera all’Europeo d’Inghilterra.
Se l'allarme Coronavirus non ha fermato la partenza dell'Italia alla volta del Portogallo, come era stato ipotizzato nella giornata di ieri, ha però fermato le giocatrici dele due squadre milanesi: le rossonere Laura Fusetti, Linda Tucceri Cimini, Valentina Bergamaschi, Valentina Giacinti e la nerazzurra Stefania Tarenzi ritenute troppo a rischio contagio visto che la Lombardia è al momento la regione che conta più casi. Assenze pesanti che però daranno alla ct la possibilità di testare contro avversarie di livello, e senza l'ansia del risultato a ogni costo, diverse giovani che in futuro potrebbero rappresentare una risorsa quando questo ciclo si esaurirà e bisognerà aprirne uno nuovo.
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