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Verona-Bari 1-4, le pagelle: esordio horror per Cioffi. L'uragano Cheddira s'abbatte sul BentegodiTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
domenica 7 agosto 2022, 20:05Serie A
di Luca Chiarini

Verona-Bari 1-4, le pagelle: esordio horror per Cioffi. L'uragano Cheddira s'abbatte sul Bentegodi

Hellas Verona-Bari 1-4

HELLAS VERONA

Montipò 5,5 - Il tiro-cross di Cheddira sull'1-1 pugliese sbuca un po' dal nulla, ma la sua respinta appare incerta: una crepa tramutata in voragine dal blitz opportunista di Folorunsho. Nessuna colpa sugli altri gol incassati.

Dawidowicz 6 - L'unico superstite del naufragio del terzetto. Sui gol non ha responsabilità dirette, e fornisce risposte incoraggianti sul piano fisico: una magra consolazione, dopo il grave infortunio al ginocchio che l'aveva tenuto ai box per buona parte della scorsa stagione.

Gunter 4 - Amministra per oltre quaranta minuti, ma il modo in cui Cheddira lo svernicia sul raddoppio è un'ombra che s'allarga a dismisura sul suo primo tempo. Aggrava il bilancio sul poker barese: troppo morbido nel contrasto con lo scatenato Cheddira.

Ceccherini 6 - Solido e sufficientemente accorto, poi si fa male in un contrasto con Botta ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Dal 26' Magnani 4 - Entra in campo, ma è l'ultimo ad accorgersene: Cheddira se lo beve sul pari, e il buco centrale che innesca la corsa di Benedetti in occasione del raddoppio scaturisce da una sua lettura errata in pressione alta. Dal 46' Amione 6 - Contiene i danni. Almeno sul suo lato.

Faraoni 4,5 - Appoggia come può, ma la manovra oltremodo compassata taglia i rifornimenti. Lui, come suo solito, s'arrangia con quello che ha: apparecchia anche una super-occasione per Henry, che sparacchia addosso a Caprile. Rovina tutto con la manata di frustrazione su Botta che gli costa una giusta espulsione.

Tameze 5 - Le gambe non girano a dovere, e per un giocatore del suo dinamismo è un deficit più ingombrante che per altri. A tutto ciò va aggiunta anche una certa dose di superficialità particolarmente stridente in una serata come questa. Dal 71' Barak 5,5 - Poco incisivo, ma la situazione è già compromessa.

Hongla 4,5 - La virata tattica di Cioffi ne ha determinato il trasloco in cabina di comando. L'apprendistato, per così dire, è soltanto all'inizio: lui appare impacciato, ha la tendenza ad effettuare qualche tocco di troppo, e non ha le proprietà tecniche pure di un regista. Il tamponamento su Maita provoca il rigore del 3-1 dei Galletti: bocciatura inevitabile.

Ilic 5 - Un paio di giocate eleganti e poco altro. Il motore della mediana è ingolfato, e lui non trova la formula per farlo ripartire. È in balìa delle difficoltà di tutta la squadra, anziché domarle.

Lazovic 5,5 - Nel primo tempo il Verona è aggrappato ai suoi strappi sulla fascia. E non a caso è da una sua scucchiaiata che ha origine l'illusorio vantaggio firmato da Lasagna. Dopo l'intervallo, però, s'arrende anche lui.

Henry 5,5 - Due lampi nel buio della sua serata: il colpo di testa che precede il gol di Lasagna, e la splendida girata che rimbalza sul legno poco prima dell'uscita dal campo. Troppo poco, ma gli va concesso il tempo di integrarsi a dovere. Dal 60' Piccoli 5,5 - Mai pericoloso, sgomita senza produrre alcunché.

Lasagna 6 - Il gol è la riprova del fatto che sia il giocatore per distacco più in fiducia della truppa di Cioffi. Il contorno della sua gara è però un ciclo ininterrotto di corse a vuoto e totale scollamento con Henry. Dal 72' Djuric 5,5 - Ci prova, ma il suo ingresso avviene a partita già virtualmente conclusa.

Gabriele Cioffi 5 - Nemmeno nei peggiori incubi: una sconfitta che getta lunghe ombre sulla solidità di questa squadra. Voltare pagina è d'obbligo: tra una settimana c'è il debutto in campionato contro il Napoli.


BARI (a cura di Mattia Alfano)

Caprile 7 - Sul 2-1 biancorosso compie un vero e proprio miracolo sulla conclusione insidiosa di Faraoni: un intervento che salva la compagine pugliese, che da quel momento prende coraggio e, poco dopo, stende completamente gli scaligeri.

Pucino 6 - Più bloccato rispetto a Ricci: è comunque presente in entrambe le fasi, riuscendo a contenere le sfuriate di Lazovic.

Di Cesare 7 - Un inizio un po' incerto per lui, ma poi prende le misure ad Henry, guidando la linea difensiva di Mignani. Poco prima dell'intervallo si fionda sul tiro a botta sicura di Lasagna ed evita il peggio ai biancorossi. Dal 75' Gigliotti s.v.

Terranova 6,5 - Anche lui inizialmente ha qualche difficoltà in marcatura su Lasagna, ma alla lunga si fa sentire imbrigliando l'ex centravanti dell'Udinese.

Ricci 6,5 - Spinge sul lato mancino e, insieme a Folorunsho, riesce spesso a creare superiorità numerica da quella parte, prendendo in mezzo Faraoni.

Benedetti 6,5 - In fase di possesso non perde mai l'occasione per sganciarsi in avanti, accompagnando le avanzate di Cheddira e Cangiano. Sua l'imbucata per la conclusione vincente di Cheddira. Dal 75' Maiello s.v.

Maita 7 - Davanti alla difesa orchestra la manovra biancorossa, trasudando personalità. Nella ripresa poi sbuca alle spalle di Dawidowicz e, affossato in area da Hongla, conquista il calcio di rigore che poi trasformerà Cheddira. Dal 87' Bosisio s.v.

Folorunsho 7 - Insieme a Benedetti è bravo a supportare il tandem offensivo di Mignani. Sua la rete, da vero opportunista, che riporta in partita i pugliesi.

Botta 6,5 - Regista offensivo dei biancorossi: ha l'argento vivo addosso e cerca sempre di inventare qualcosa galleggiando le linee.

Cheddira 8,5 - Disputa una prova sensazionale, da trascinatore assoluto. Mette prima lo zampino sul pareggio di Folorunsho e poi abbatte da solo la squadra di Cioffi con una tripletta da urlo, facendo ammattire il povero Günter. Dal 87' Mallamo s.v.

Cangiano 6 - Svaria per l'intero fronte offensivo, offrendo davvero pochi punti di riferimento al pacchetto arretrato di Cioffi. Non riesce però a rendersi pericoloso. Dal 60' Bellomo 6 - Non dà una svolta al match, anche perché fa tutto Cheddira. Ma almeno tiene impegnato il terzetto difensivo gialloblù.

Michele Mignani 8 - Il Bari espugna clamorosamente il Bentegodi, compiendo una vera e propria impresa. I biancorossi giocano a viso aperto, senza alcun timore reverenziale e il risultato appunto premia il coraggio mostrato questa sera in terra scaligera.