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Juventus: il "giallo" Benitez, tutti i retroscena. Cinquanta milioni entrano nelle casse bianconere. Le nuove strategie di Marotta e Delneri. Inter: i segreti del dopo Mourinho

Juventus: il "giallo" Benitez, tutti i retroscena. Cinquanta milioni entrano nelle casse bianconere. Le nuove strategie di Marotta e Delneri. Inter: i segreti del dopo Mourinho
martedì 18 maggio 2010, 00:002010
di Pierpaolo Marino
Juventus: il "giallo" Benitez, tutti i retroscena. Cinquanta milioni entrano nelle casse bianconere. Le nuove strategie di Marotta e Delneri. Inter: i segreti del dopo Mourinho

L'improvviso, quanto veloce cambio di rotta da Rafa Benitez a Gigi Delneri, ha provocato un irrefrenabile effetto domino sulle scelte di mercato in casa juventina.
Così, tutto il lavoro già avviato dalla "vecchia dirigenza", per guadagnare la "pole position" su alcune operazioni di mercato dettate da Benitez e dal suo nutrito e variegato staff, finisce in fumo. Ogni cosa azzerata in poche ore ed il comando delle operazioni, nonché la pianificazione delle nuove strategie, passa saldamente nelle mani di Marotta, ispirato dai consigli di Gigi Delneri.
Questa brusca sterzata da Benitez a Delneri, in poche ore, in parte, è stata voluta anche dagli amministratori della Juventus che, quando si sono trovati a dover approvare un budget complessivo di circa 25 milioni lordi per gli ingaggi del buon Rafa e dei suoi numerosi collaboratori, hanno concluso che questo era un po' troppo anche per un club con un fatturato abbastanza ricco come la Juventus. Il club bianconero è una società quotata in borsa ed è compito degli amministratori, in ogni operazione economica, tutelare, con equilibrio e responsabilità, anche gli interessi dei piccoli investitori. Il neo Presidente Andrea Agnelli, ha, poi, intuito che l'arrivo di Benitez e della sua corte, avrebbe, in parte, vanificato l'ingaggio del general manager Marotta. L'ex direttore della Sampdoria, sarebbe stato letteralmente paralizzato ed ibernato, dalla polivalente e decisionista struttura del tecnico spagnolo. Andrea, ha inoltre pensato che, in questo scenario, la proprietà sarebbe stata esautorata da ogni possibilità di incidere sulle strategie tecniche della società di famiglia. Contemporaneamente a Benitez sono cominciati ad arrivare i "tam tam" provenienti dall'Inter, che ha scoperto, proprio nel momento culminante della sua trionfale stagione, di essere orfana del suo allenatore per il prossimo campionato. Ecco perché, Benitez ed i suoi avvocati, hanno lasciato i loro cellulari attivi in ricezione esclusivamente per il prefisso 0039-02... Black out assoluto, invece, per lo 0039-011...
A Torino, intanto, i "ragionieri" della Juventus, non si sono di certo strappati i capelli (beato chi ce li ha!) ed i conti sono stati presto fatti: tra i 25 milioni a stagione dei costi di Benitez e del suo staff e gli 8 milioni annui di Marotta, Delneri e rispettivi collaboratori, c'è proprio una bella differenza. In tre stagioni, oltre 50 milioni di risparmio, da destinare all'acquisto di altri due o forse tre campioni utili per la rifondazione. Proviamo allora ad intuire cosa cambierà nelle strategie di mercato della Juventus, che, come già scritto, ora sono prerogativa assoluta di Marotta e Delneri.
Torres, Mascherano, Kjaer ed il rilancio di Diego, sarebbero state le prime mosse della Juve targata Benitez. Oggi, le strategie di mercato del club bianconero, non possono prescindere dal credo tattico di Delneri e dal suo collaudato e ben sincronizzato 4-4-2.

In questo modulo Delneri, fa recitare un ruolo fondamentale ai due mediani ed ai due esterni di centrocampo. Questa situazione impone a Marotta di dare priorità, sul mercato, alla ricerca di due o tre esterni, sulle cui caratteristiche Delneri è solito impartire direttive molto chiare: capacità di invertire le fasce nel corso della gara, saper guadagnare la profondità, ma anche abbassarsi, all'occorrenza, fino alla linea dei terzini. Necessita, poi, un mediano (da accoppiare a Marchisio o Poulsen), che abbia i tempi di recupero palla, ma sia dotato anche della tecnica necessaria a trasformarsi da intenditore a regista, quando l'azione passa in fase di transizione offensiva. Altra primaria necessità di Delneri è trovare una punta con estreme caratteristiche di duttilità, che accoppi fisicità e velocità, per integrarsi con il riconfermatissimo Iaquinta o, a sprazzi, con Del Piero. Tutte queste esigenze, portano alla inevitabile e costosa rinuncia ai grandi investimenti dell'estate scorsa (Diego, Melo e Grosso) che saranno le spine più acuminate piantate nel cervello di Marotta. Sugli esterni, le prime idee del neo management bianconero, sono: Ziegler della Samp e Lichtsteiner della Lazio. In queste operazioni potrebbe risultare facile inserire De Ceglie, molto più complicato riciclare Grosso.
Il mediano che risponde alle esigenze di Delneri è, naturalmente e logicamente, Palombo. In questo caso, bisognerà far digerire al Presidente Garrone, complice un bel pacco di milioni, il possibile inserimento di Melo nella trattativa.
Per quanto riguarda la punta, il sogno è quello di mettere a segno il "Triplete" con la Samp, affiancando a Ziegler e Palombo anche Pazzini. Ma qui Garrone potrebbe davvero arrabbiarsi, anche se l'abile agente Tinti, di cui vi abbiamo raccontato la settimana scorsa, farà mille baruffe per spostare il "Pazzo" a Torino. Se il Presidente doriano, come è possibile, dovesse puntare i piedi e dichiarare incedibile la punta blucerchiata, un altro abile agente europeo è già al lavoro per definire lo scambio Diego e milioni per Dzeko con il Wolfsburg. Questo, dopo che Van Gaal, forte degli ultimi trionfi, ha chiuso definitivamente al brasiliano le porte del Bayern, nonostante Rumenigge spingesse tanto per averlo e sarebbe stato disposto anche a sacrificare Ribery.
Infine, molti mi chiedono, cosa succederà in casa Inter dopo il possibile, anzi, praticamente annunciato, passaggio di Mourinho al Real Madrid. Questa volta non ci sono dubbi sull'arrivo di Benitez ed, in questo caso, la prima mossa di Moratti sarebbe quella di definire l'acquisto di Juan dando in cambio alla Roma Burdisso ed un conguaglio che si aggira sui 15 milioni.