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Una telefonata sancisce il destino di Gilardino: tutti i retroscena. Juve-Atl.Madrid, confermate le grandi manovre ma Aguero farà pesare la sua volontà. Napoli: quanta ingratitudine. Benitez chiede soltanto un uomo, il resto lo farà Branca.

Una telefonata sancisce il destino di Gilardino: tutti i retroscena. Juve-Atl.Madrid, confermate le grandi manovre ma Aguero farà pesare la sua volontà. Napoli: quanta ingratitudine. Benitez chiede soltanto un uomo, il resto lo farà Branca.
martedì 8 giugno 2010, 00:002010
di Pierpaolo Marino
Una telefonata sancisce il destino di Gilardino: tutti i retroscena. Juve-Atl.Madrid, confermate le grandi manovre ma Aguero farà pesare la sua volontà. Napoli: quanta ingratitudine. Benitez chiede soltanto un uomo, il resto lo farà Branca.

Alla vigilia della partenza per il Sudafrica, una telefonata ha segnato il destino di uno dei bomber più ambiti del mercato.
Alberto Gilardino, puntato dalla Juventus, sognato dal Napoli, corteggiato dai più blasonati club europei ed amato a Firenze come Batistuta in passato, in un baleno, con un imprevisto colpo di mano, ha deciso il suo destino.
Negli ultimi anni, i creativi della pubblicità e del marketing, ci hanno insegnato che una telefonata, a volte, può anche allungare la vita, nel caso di Gilardino, è servita a prolungare un idillio.
Firenze lo brama e lo considera l'anello di congiunzione tra la indomabile banda Prandelli e la Fiorentina che verrà.
Il buon Alberto non è rimasto insensibile e, prima di avventurarsi verso il suo Mondiale più importante, ha voluto gridare tutto il suo amore per Firenze. "Pronto, parlo con la Ifa (l'agenzia dei suoi agenti, ndr)?". Dall'altra parte della cornetta, Francesco Romano, ex regista del Napoli del primo scudetto e prezioso collaboratore di Beppe Bonetto. "Prima di andare al Mondiale, volevo dirvi che ho deciso di restare a Firenze e nulla mi farà cambiare idea!".
Il tutto per la gioia di Firenze e di Sinisa Mihajlovic che considera l'ex milanista come il cardine del suo progetto viola.
Per Beppe Marotta, questi sono giorni frenetici, la sua "scommessa" di manager alla Juventus, si gioca soprattutto sulla capacità che dovrà dimostrare nel saper "collocare" i fardelli del passato. Molteplici sono le alleanze che l'ex amministratore delegato della Sampdoria sta evocando in Italia ed intrecciando in Europa. Il fine è quello di liberare quegli spazi nello scacchiere bianconero che gli permetteranno di inserire i nuovi acquisti. Qualche scambio di qua, qualche vendita di là ed il buon Beppe spera di realizzare il miracolo. Il fine giustifica i mezzi.

Ecco, allora, il ricorso agli amici Galliani e Zamparini, che, però, ancora non rispondono. Anche l'appello agli intermediari tedeschi e britannici, per scaricare all'estero tutti gli esuberi, somigliano agli S.O.S dei naviganti in burrasca. Questa strategia spiega anche l'asse che la Juventus sta cercando di consolidare con l'Atletico Madrid. Tutte confermate le grandi manovre, annunciate ieri nel suo editoriale dal nostro direttore Michele Criscitiello. Tiago resterà in biancorosso, possibili gli arrivi di Grosso e di Diego allo stadio Vicente Calderon. Impossibile, però per la zebra mettere le mani su Aguero. L'Atletico lo vuole trattenere, ma, il marito di Gianina Maradona, come già paventato dallo stesso direttore Criscitiello, imbeccato da Diego, non considera l'approdo in Italia, ma, se dovesse rinunciare alla Spagna, lo farà per il Chelsea di Ancelotti. Questo è lo scenario più probabile.
La scorsa settimana vi avevamo riferito della possibilità di uno scambio tra Amauri e Quagliarella, da consumarsi a fine Mondiale. L'idea di Delneri e Mazzarri è, però, tramontata sul nascere: Amauri non gradirebbe il ritorno in Campania, dopo aver militato all'inizio della carriera per un anno con gli azzurri, che lo hanno, praticamente, lanciato nel calcio italiano.
Come da tempo avevamo annunciato, l'erede di Mourinho è Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo, dopo aver alleggerito di qualche unità il suo polivalente staff, ha chiesto a Moratti un solo giocatore, quel Mascherano che, entrando a far parte del reparto nevralgico dei nerazzurri, completerebbe in maniera sontuosa la squadra più forte d'Europa. Gli altri movimenti degli interisti, come è giusto che sia, li farà l'ottimo Marco Branca, ma di quelli parleremo nelle prossime puntate.