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Inkoom, il futuro della destra

Inkoom, il futuro della destra
martedì 7 aprile 2009, 11:342009
di Francesco Letizia

Può il "nuovo Maicon", come qualcuno l'ha già definito, arrivare da una squadra di "Porcospini" nel cuore dell'Africa? Samuel Inkoom è l'uomo che non ti aspetti, spuntato in un calcio che potrebbe regalare molte soddisfazioni nel prossimo decennio: scopriamolo insieme allora, consigliandolo già da ora ai direttori sportivi di casa nostra

Samuel Eboue Inkoom nasce il primo giugno 1989 in Ghana: come accade per molti giocatori del Continente Nero però purtroppo la precarietà degli uffici anagrafe statali non ci permette di risalire al luogo preciso di nascita. La sua prima squadra però, in cui approcia per la prima volta il Calcio giovanile, è il Sekondi Hasaacas di Sekondi-Takoradi, città costiera dell'ovest Ghana: questo ci fa pensare dunque che Inkoom potrebbe essere originario proprio di quella zona, ricca di minerali e legno.

Già nel 2004, Samuel entra a far parte del gruppo delle "Black Starlets": si parla, per chi non lo sapesse, della Nazionale under 17 ghanese, una delle più promettenti ed arrembanti del mondo che negli anni '90 ha saputo piazzare due ori, due argenti ed un bronzo in 5 edizioni del Mondiale per categoria: un record impareggiabile, che neanche nazionali con grande tradizione come il Brasile sono riuscite ad eguagliare.

Con il gruppo del Mondiale 2005 però, il cammino è deludente: tre pareggi non permettono la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, ma ad Inkoom resta almeno la promozione ai "Black Satellites", la Selezione under20 in compagnia con molti giocatori classe '90 che avevano avuto la loro chance di mettersi in luce nel 2007 con l'under17, arrivando alle semifinali.

Saddick Adams, stellina già acquistata dall'Atletico Madrid, e Ransford Osei del Maccabi Haifa: il talento non manca a questa squadra, tanto da riuscire a decollare in fretta nelle prime partite affrontate insieme. Nazionale a parte, la carriera di Inkoom si evolve anche nelle squadre di club: il passaggio ai "Porcospini" (questo il simbolo del club) dell'Asante Kotoko, 21 volte campione di Ghana, è un'investitura importante a livello continentale per una stella che sta per brillare più delle altre.

179 centimetri per 75 kg, Inkoom può mettere al servizio della squadra la sua inarrestabile corsa da centometrista: rapido nello stretto quanto costante nella progressione, è un laterale di fascia destra che può giocare sia esterno alto che basso a seconda della necessità. Con buone capacità anche difensive ed una spiccata attitudine all'uno contro uno non solo nella metà campo avversaria ma anche nella sua in ripiegamento, il suo valore come prospetto futuribile non può altro che salire: difficile trovare infatti in un calcio che deficita di tattica come quello africano, un giocatore di 20 anni da compiere che già abbia una più che discreta infarinatura della fase più "scomoda" da fare.

Il piede poi, il destro, è più che interessante: buono anche per la conclusione in porta (cercata spesso nelle sue incursioni in area di rigore), è sicuramente più che considerevole il cross da fondocampo, col giusto "giro" al pallone, anche se per la verità il suo marchio di fabbrica è un altro. Inkoom infatti ama lanciare i compagni di squadra sul fronte offensivo dalle retrovie, con millimetrici lanci a cercare l'esterno alto o la prima punta: una caratteristica che in chiave europea potrebbe essere molto utile all'allenatore che lo avrà a sua disposizione per disporre di un'altra arma d'assalto in situazioni particolari.

Apporfittando del grave infortunio occorso a Daniel Opare, l'altro gioiello (classe 1990) già acquistato dal Real Madrid per il futuro e messosi in luce ai Mondiali 2007, Inkoom si è impadronito della fascia della Nazionale under 20: il risultato è quello di aver colto anzitutto la prima convocazione in Nazionale maggiore (a Novembre 2008, contro la Tunisia) e poi di aver entusiasmato tutti gli addetti ai lavori nel torneo CAF under20 disputatosi in Rwanda e vinto proprio dal Ghana.

In patria in molti lo paragonano ad Emmanuel Ebouè, ivoriano dell'Arsenal: si tratta di un paragone più "geografico" però che calcistico, visto che rispetto all'ex Beveren, Inkoom è molto più esplosivo e meno fisico. Le sue ottime qualità tecniche lasciano intravedere per alcuni anche un futuro spostamento da mezz'ala destra: un talento così, in un momento di crisi di giovani sulle fasce laterali difensive, sarebbe però sprecato come centrocampista. Il Paris Saint Germain si è già mosso concretamente per il suo acquisto, mentre si vocifera di un grosso interesse anche del Barcellona: attualmente però l'offerta concreta è arrivata dall'Espanyol, con 750mila euro alla sua squadra.

Non è un caso però che le tre società interessate facciano parte di campionati che, vuoi per motivi coloniali (Francia), vuoi per politica (Spagna), offrono grandi agevolazioni ai giocatori africani, assimilati in breve tempo ai comunitari: una regola che invece pone gravi paletti alle società italiane che anche per questo probabilmente limitano le "scommesse" su talenti interessanti. Sbilanciandoci però, Inkoom meriterebbe forse una chance, anche guardando come certe big della Serie A riempiono i loro "slot" per gli extracomunitari (Rivas, Shevchenko...): il passaggio per un altro campionato sembra però abbastanza certo.

Sarà un caso oppure no, ma due tra i migliori laterali del mondo, Maicon e Daniel Alves, provengono proprio da Francia (Monaco) e Spagna (Siviglia) prima di sbarcare nelle big Inter e Barcellona: arrivati "grezzi" e forse neanche con un pedigree tale da lasciar immaginare tali margini di sviluppo, si sono poi trasformati in "bellissimi Cigni" a sei, sette addirittura per Alves, zeri. Per Inkoom, forse il talento più ammaliante in quel ruolo visto negli ultimi mesi, il destino potrebbe essere lo stesso: ma per evitare salassi nel 2011 magari, basterebbe un osservatore più attento o un pizzico di coraggio in più.