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tmw / inter / Ex nerazzurri
Esposito: "Bonucci leader già all'Inter. Balotelli con la sua testa non aveva nulla in meno di CR7"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 9 luglio 2016, 22:50Ex nerazzurri
di Christian Liotta
per Fcinternews.it

Esposito: "Bonucci leader già all'Inter. Balotelli con la sua testa non aveva nulla in meno di CR7"

Intervistato da Gianlucadimarzio.com, Vincenzo Esposito, ex allenatore dell'Inter Primavera, ha raccontato la sua esperienza con Leonardo Bonucci, transitato dalle giovanili nerazzurre prima di affermarsi come difensore di livello internazionale alla Juventus: "Ha una testa incredibile, super competitiva, ed è un leader che non sbaglia mai l’approccio alla partita. Poteva non essere il più atletico o il più rapido, ma appunto di testa si ‘mangiava’ tutti gli altri. Già da ragazzo si intravedeva quanto fosse un vincente, tanto che fu uno dei protagonisti del nostro scudetto Primavera. Nello spogliatoio poi era molto attento alle gerarchie, esigeva che tutti rispettassero le regole, la società e lo staff. Fuori dal campo invece era il classico viterbese, guascone ed estroverso, simpatico".

Ai tempi dell’Inter Primavera tra le mani di Esposito di campioni ne sono passati, tra i quali anche Mario Balotelli: "Ammetto che il mio grande rammarico riguarda proprio lui: Mario potenzialmente sarebbe potuto essere devastante, se avesse avuto la testa di Bonucci assicuro che ora non avrebbe nulla da invidiare a Cristiano Ronaldo". Infine, un aneddoto: "Prima di giocare nel 2007 la finale scudetto Primavera vinta per 1-0 contro la Samp, scovammo un giocatore, di cui non voglio fare il nome, mangiare un gelato non concesso e così facemmo un summit coi senatori della squadra, tra quali c’era proprio Bonucci, ma alla fine decidemmo di far finta di niente, chiudemmo un occhio… E pensare che sempre Bonucci ebbe un ruolo fondamentale anche prima dell’inizio della partita: la prima squadra ci mise a disposizione Marco Andreolli, ma Leo venne da me e mi disse senza giri di parole: ‘Mister siamo noi che siamo arrivati fino a qua ed ora sta a noi giocarcela’, per farvi capire la personalità del ragazzo. Lo ascoltai, dissi di no ad Andreolli e vincemmo quella finale".