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Cauet: "Lo 0-6 nel derby serata da dimenticare. Scudetto '98? Fa male perché lo avremmo meritato"
lunedì 11 maggio 2020, 13:01News
di Mattia Zangari
per Fcinternews.it

Cauet: "Lo 0-6 nel derby serata da dimenticare. Scudetto '98? Fa male perché lo avremmo meritato"

A 19 anni dal derby perso 6-0 contro il Milan, Benoit Cauet ripercorre ai microfoni de Il Giornale quel giorno da dimenticare per tutto il mondo interista: "Mi ricordo che eravamo partiti discretamente bene e nel primo tempo eravamo in equilibrio nonostante loro fossero in vantaggio di due reti - spiega il francese -. Io entrai al 39’ per l’infortunio di Farinos: eravamo sotto ma non immaginavamo che potessimo crollare nel secondo tempo".

Ha mai pensato che forse gli avversari si sarebbero potuti fermare o giusto giocare fino alla fine?
"
Questo fa parte del gioco, loro sono andati avanti a segnare e hanno giocato fino alla fine la loro partita. Noi eravamo in piena difficoltà e loro hanno sfruttato questa nostra debolezza. Non c’è un bene o un male: c’era una squadra che stava meglio a livello fisico e mentale, e un’altra che invece non ci stava capendo davvero nulla purtroppo. Serata da dimenticare".

Cosa vi siete detti negli spogliatoi?
"Niente, sinceramente. C’era poco da dirsi. Eravamo molto rammaricati e tristi perché avevamo sbagliato in pieno una partita che non avremmo dovuto sbagliare. L’allenatore era Tardelli ma era subentrato a Lippi. Era un tecnico con le sue caratteristiche e che conosceva alla perfezione il campionato italiano. Nonostante questo quella fu una stagione dura e quella una partita molto difficile per noi".

Lei è stato allenato anche da Lippi: cosa non ha funzionato in quella stagione con lui?
"Il mister è un uomo di grande personalità che nell’arco della sua carriera con le sue vittorie si è costruito il nome di allenatore vincente. Io ho sempre avuto un grande rapporto con lui, anche se le cose non sono funzionate all’Inter. Veniva dalla Juventus, c’era un’alta rivalità e i tifosi nerazzurri hanno subito guardato il suo pedigree… c’erano alti presupposti ma resta comunque un grande allenatore anche se all’Inter non è andata bene. Bisogna avere il tempo per costruire qualcosa di bello ma spesso in Italia manca il tempo".

Al primo anno sfiorasti la vittoria dello scudetto e vincesti la Coppa Uefa...
"Penso sia stata una stagione ottima su tutti i punti di vista, poi ci è mancato un qualcosa su un avversario di grande forza di grande capacità come la Juventus. Ci sono stati episodi che sono stati visti da tutti, ormai sono passati tanti anni: fa male quando ti vedi sfilare sotto il naso qualcosa di bello e che avresti meritato ma ormai è acqua passata".

Che ricordi hai dell’Inter?
"Io sono stato all’Inter dal 1997 al 2001 come calciatore e poi nel 2006 sono tornato e ci sono rimasto in diversi ruoli fino a fine 2018. Per me l’Inter è stata importante. Se penso al club mi vengono in mente Zanetti e Moratti che hanno fatto la storia dell’Inter e che hanno dimostrato di amare l’Inter al di là di tutto".

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