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Boninsegna: "Lukaku mi assomiglia, ma negli anni '70 era più dura. L'EL? Può vincerla l'Inter"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Bursi
mercoledì 13 maggio 2020, 10:56Rassegna
di Redazione FcInterNews.it
per Fcinternews.it

Boninsegna: "Lukaku mi assomiglia, ma negli anni '70 era più dura. L'EL? Può vincerla l'Inter"

Roberto Boninsegna ha concesso un'intervista a Tuttosport in cui ha ripercorso la sua carriera, non tralasciando di offrire u punto di vista sull'Inter attuale. Rivendica di aver vinto non due, ma tre volte la classifica cannonieri in A. "Nel 1973-74 ho segnato 24 reti come Chinaglia - dice -. Mi tolsero un gol che segnai su punizione al Cesena. Sassi (moviolista Rai, ndr) sosteneva che c’era stata la deviazione della barriera: non era vero, avevo dato io l’effetto alla palla. Chi omologava la classifica cannonieri ascoltò Sassi"). 

Afferma anche che l'avversario più difficile da superare è stato Rosato del Milan e vede in un attuale nerazzurro un suo possibile erede. "Adesso l’Inter ha Lukaku con le mie caratteristiche. Negli Anni ’70 la vita era più dura per la prima punta, con marcature strette e l’intervento del libero. Ora si gioca a zona e un attaccante può addirittura scegliere da chi farsi marcare".

Sempre secondo Boninsegna, "l’Inter può vincere l’Europa League" che a lui sfuggì nel '70 quando ancora si chiamava Coppa delle Fiere e a battere i nerazzurri fu l'Anderlecht. In compenso "Bonimba" si è consolato con uno scudetto, nel '71, una finale di Coppa Campioni l'anno dopo (contro "un Ajax fortissimo e io nel primo semestre ’72 ero spesso infortunato. Infatti vinsi la classifica cannonieri con 22 reti di cui solo 7 nel girone di ritorno"), prima di qualche stagione in chiaroscuro. "L’Inter non comprò giocatori all’altezza. Abbiamo anche avuto Helenio Herrera per una stagione. Ma il “Mago” non mi era simpaticissimo, negli Anni 60 aveva preferito altri a me", racconta ancora l'ex centravanti. 

Immancabile il riferimento al celebre scambio con la Juventus per Anastasi. "Non volevo andarci, terrorizzato dall’idea di allenarmi con diversi giocatori coi quali in passato avevo litigato durante le partite fin dal Torneo di Viareggio - dice ancora, specificando che in realtà l'avventura andò molto bene - All’Inter si pentirono di avermi ceduto alla Juve: me lo rivelò lady Renata moglie del presidente Ivanoe Fraizzoli".