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TMW RADIO - Paganin: "Inter, anche Conte deve alzare l'asticella. Deve vincere un trofeo"
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Massimo Paganin, Paolo Bargiggia e Giuseppe Falcao in studio, ospiti di Marco Piccari.
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Massimo Paganin, ex calciatore, è intervenuto a TMW Radio, durante Maracanà, per dire la sua sui temi di giornata.
Un pensiero sulla partita dell'Atletico:
"L'Atletico lo seguo spesso. E' stato un po' sottovalutato ma ha vinto parecchio negli ultimi anni, in casa si esalta come pochi, soprattutto in Europa. Simeone è parte del club, è nel suo dna, si sente legittimato a trascinare tutti. Ha fatto un grande lavoro anche contro il Liverpool, soprattutto dal punto di vista tattico. Tutti hanno corso, non è facile fare una partita di sacrificio come quella".
Chi preferisci come tecnico però?
"Sono per Klopp, lo adoro. Ha avuto la supremazia territoriale contro l'Atletico, ma come occasioni ha avuto pochissimo. I padroni di casa hanno avuto l'occasione più volte di raddoppiare. Il calcio è questo, non serve giocare solo bene".
Inter e Conte, quale bilancio finora?
"Sarà importante il risultato di fine anno. E' vero che vuole tornare ad essere un club di rilevanza europea, non sarà facile perché deve passare in un percorso di crescita che riguarda tutto l'ambiente. Forse hanno calcolato il rischio, ora l'asticella si è alzata ma bisogna farlo ancora di più. Vince poco in Europa Conte? E' vero, l'asticella deve alzarla anche lui. La pressione se la mette da solo, ha bisogno di fare un percorso di crescita anche lui. Deve vincere a livello internazionale per arrivare al livello dei grandi. E' un passaggio d'obbligo. Gioca con un 3-5-2 un po' fermo in alcuni punti, ma ci sta lavorando".
Un pensiero sulla partita dell'Atletico:
"L'Atletico lo seguo spesso. E' stato un po' sottovalutato ma ha vinto parecchio negli ultimi anni, in casa si esalta come pochi, soprattutto in Europa. Simeone è parte del club, è nel suo dna, si sente legittimato a trascinare tutti. Ha fatto un grande lavoro anche contro il Liverpool, soprattutto dal punto di vista tattico. Tutti hanno corso, non è facile fare una partita di sacrificio come quella".
Chi preferisci come tecnico però?
"Sono per Klopp, lo adoro. Ha avuto la supremazia territoriale contro l'Atletico, ma come occasioni ha avuto pochissimo. I padroni di casa hanno avuto l'occasione più volte di raddoppiare. Il calcio è questo, non serve giocare solo bene".
Inter e Conte, quale bilancio finora?
"Sarà importante il risultato di fine anno. E' vero che vuole tornare ad essere un club di rilevanza europea, non sarà facile perché deve passare in un percorso di crescita che riguarda tutto l'ambiente. Forse hanno calcolato il rischio, ora l'asticella si è alzata ma bisogna farlo ancora di più. Vince poco in Europa Conte? E' vero, l'asticella deve alzarla anche lui. La pressione se la mette da solo, ha bisogno di fare un percorso di crescita anche lui. Deve vincere a livello internazionale per arrivare al livello dei grandi. E' un passaggio d'obbligo. Gioca con un 3-5-2 un po' fermo in alcuni punti, ma ci sta lavorando".
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