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Calori: "Udinese, giusto dare continuità tecnica con Gotti. Ora da vedere la rosa"
Grande ex udinese, Alessandro Calori racconta le sue sensazioni sulla decisione dei friulani di andare avanti con Gotti. Pareva poter saltare l'intesa che invece poi è arrivata. "Quando è arrivato a guidare la squadra, Gotti ha preso in mano la situazione e ha fatto buon lavoro", dice Calori a TMW. "Ha portato a termine la stagione in modo abbastanza tranquillo, con una gestione equilibrata. Era titubante sulla possibilità di continuare a fare il primo ma ha preso coscienza e alla fine la scelta dell'Udinese è giusta. E' opportuno proseguire la crescita insieme e dare continuità alla guida tecnica".
Che cosa non dovrà sbagliare il prossimo anno l'Udinese?
I campionati dipendono dalla rosa a disposizione. Conta la qualità dell'organico: penso a Fofana, De Paul Musso. Dipende dal fatto se restano o cambiano squadra: Bisogna vedere eventualmente chi arriva, chi cresce. Il tipo di campionato ripeto è collegato alla qualità dei giocatori. Valuteremo a fine mercato".
Rispetto alla sua Udinese cosa è cambiato?
Gli anni (ride, ndr). Ultimamente l'Udinese cerca di salvarsi il più presto possibile. Prima c'erano obiettivi diversi, cercavi di entrare in Europa o tra le prime. Gli organici erano diversi. L'Udinese è stata innovativa nella ricerca dei giovani da far diventare importanti, c'era continua rotazione. Quel tipo di mercato però ora è più difficile, c'è più concorrenza e meno margine di errore".
C'è chi sostiene che adesso col Watford in B ci potrà essere più attenzione dei Pozzo all'Udinese...
"Gino vive a Londra e quest'anno è stato sfortunato col Watford ma è un manager che saprà subito far risalire la squadra. E' un manager a 360 gradi e ha un'equipe che gli consente di tenere su buoni livelli tutte le squadre".
Che cosa non dovrà sbagliare il prossimo anno l'Udinese?
I campionati dipendono dalla rosa a disposizione. Conta la qualità dell'organico: penso a Fofana, De Paul Musso. Dipende dal fatto se restano o cambiano squadra: Bisogna vedere eventualmente chi arriva, chi cresce. Il tipo di campionato ripeto è collegato alla qualità dei giocatori. Valuteremo a fine mercato".
Rispetto alla sua Udinese cosa è cambiato?
Gli anni (ride, ndr). Ultimamente l'Udinese cerca di salvarsi il più presto possibile. Prima c'erano obiettivi diversi, cercavi di entrare in Europa o tra le prime. Gli organici erano diversi. L'Udinese è stata innovativa nella ricerca dei giovani da far diventare importanti, c'era continua rotazione. Quel tipo di mercato però ora è più difficile, c'è più concorrenza e meno margine di errore".
C'è chi sostiene che adesso col Watford in B ci potrà essere più attenzione dei Pozzo all'Udinese...
"Gino vive a Londra e quest'anno è stato sfortunato col Watford ma è un manager che saprà subito far risalire la squadra. E' un manager a 360 gradi e ha un'equipe che gli consente di tenere su buoni livelli tutte le squadre".
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