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D. Kiev, Lucescu: "Juve? Nostra finale è col Ferencvaros. Pirlo, situazione delicata"
"Juve? La nostra finale è quella col Ferencvaros della prossima settimana". Mister Mircea Lucescu è uno che parla chiaro, sempre. Lo ha fatto anche ai microfoni esclusivi di TuttoMercatoWeb.com, raggiunto ieri sera appena arrivato nel ritiro della sua Dinamo Kiev a Torino, in vista della sfida di Champions League che domani sera lo vedrà di nuovo impegnato contro i bianconeri.
Mister Lucescu, innanzitutto bentornato in Italia. Che partita si aspetta domani?
"Sarà una partita difficile per noi. La Juve si è già qualificata agli ottavi, ma avrà bisogno di altri tre punti per giocarsi la finale per il primo posto contro il Barcellona all'ultima giornata. La nostra finale, però, non è certo la gara di domani".
È quella, in casa, col Ferencvaros.
"Esattamente. Per noi l'Europa League sarebbe una bella vetrina. Alleno una squadra giovane, a Torino proveremo a fare del nostro meglio e lasciare il segno, ma in testa abbiamo già la sfida con gli ungheresi. Come potrei negarlo? Saremo onorati di giocare in uno stadio così importante come l'Allianz Stadium, seppur senza pubblico e in un periodo difficile, ma la partita da vincere a tutti i costi per la mia Dinamo Kiev è fra una settimana".
Che impressione le ha fatto la Juve nella gara d'andata?
"Una buona impressione. La partita è stata equilibrata, poi i singoli della Juve hanno fatto la differenza e abbiamo perso 2-0. Una big come la Juventus ha due squadre all'interno della sua rosa... Per questo ho messo in guardia i miei e li ho avvertiti del fatto che, nonostante i bianconeri abbiano già passato il turno, domani saranno quelli di sempre. Formazioni come Juve e Barcellona sono costruite per vincere, vincere e vincere, specialmente in Champions".
Pluricampione in campo e in panchina, chi meglio di lei può darci un parere sulle difficoltà riscontrate da mister Pirlo?
"Dategli tempo... In Italia si parla troppo e l'allenatore è sempre il capro espiatorio. Pirlo è un tecnico giovane, ha a che fare con uno spogliatoio pieno di grandi giocatori e vive quindi una situazione delicata. Sono convinto però che il suo talento e la sua visione di gioco, quelle stesse qualità espresse da calciatore, verranno fuori anche in panchina. Mister Pirlo ha un grande futuro in questo nuovo ruolo secondo me".
Tatticamente, che Juve ha visto da avversario?
"Una Juve che propone un calcio molto offensivo. Ancora c'è qualcosa da migliorare, i bianconeri anche contro di noi hanno commesso qualche errore, ma diciamo che in generale fino a questo momento hanno avuto un po' di sfortuna in questo 2020-2021".
La chiosa, non certo per minor importanza, è inevitabilmente sul compianto addio di Diego Armando Maradona.
"Ci ha lasciati un grandissimo campione, un calciatore eccezionale e unico. Ricordo i nostri incontri e le nostre sfide sul campo, mai le potrò dimenticare. Mi dispiace solo che a una grande carriera con gli scarpini ai piedi non sia seguito poi anche un altrettanto degno post-carriera. Diego dopo il ritiro si è perso e nessuno lo ha aiutato, è davvero triste vedere come fosse finito. Spero che ora possa riposare in pace".
Mister Lucescu, innanzitutto bentornato in Italia. Che partita si aspetta domani?
"Sarà una partita difficile per noi. La Juve si è già qualificata agli ottavi, ma avrà bisogno di altri tre punti per giocarsi la finale per il primo posto contro il Barcellona all'ultima giornata. La nostra finale, però, non è certo la gara di domani".
È quella, in casa, col Ferencvaros.
"Esattamente. Per noi l'Europa League sarebbe una bella vetrina. Alleno una squadra giovane, a Torino proveremo a fare del nostro meglio e lasciare il segno, ma in testa abbiamo già la sfida con gli ungheresi. Come potrei negarlo? Saremo onorati di giocare in uno stadio così importante come l'Allianz Stadium, seppur senza pubblico e in un periodo difficile, ma la partita da vincere a tutti i costi per la mia Dinamo Kiev è fra una settimana".
Che impressione le ha fatto la Juve nella gara d'andata?
"Una buona impressione. La partita è stata equilibrata, poi i singoli della Juve hanno fatto la differenza e abbiamo perso 2-0. Una big come la Juventus ha due squadre all'interno della sua rosa... Per questo ho messo in guardia i miei e li ho avvertiti del fatto che, nonostante i bianconeri abbiano già passato il turno, domani saranno quelli di sempre. Formazioni come Juve e Barcellona sono costruite per vincere, vincere e vincere, specialmente in Champions".
Pluricampione in campo e in panchina, chi meglio di lei può darci un parere sulle difficoltà riscontrate da mister Pirlo?
"Dategli tempo... In Italia si parla troppo e l'allenatore è sempre il capro espiatorio. Pirlo è un tecnico giovane, ha a che fare con uno spogliatoio pieno di grandi giocatori e vive quindi una situazione delicata. Sono convinto però che il suo talento e la sua visione di gioco, quelle stesse qualità espresse da calciatore, verranno fuori anche in panchina. Mister Pirlo ha un grande futuro in questo nuovo ruolo secondo me".
Tatticamente, che Juve ha visto da avversario?
"Una Juve che propone un calcio molto offensivo. Ancora c'è qualcosa da migliorare, i bianconeri anche contro di noi hanno commesso qualche errore, ma diciamo che in generale fino a questo momento hanno avuto un po' di sfortuna in questo 2020-2021".
La chiosa, non certo per minor importanza, è inevitabilmente sul compianto addio di Diego Armando Maradona.
"Ci ha lasciati un grandissimo campione, un calciatore eccezionale e unico. Ricordo i nostri incontri e le nostre sfide sul campo, mai le potrò dimenticare. Mi dispiace solo che a una grande carriera con gli scarpini ai piedi non sia seguito poi anche un altrettanto degno post-carriera. Diego dopo il ritiro si è perso e nessuno lo ha aiutato, è davvero triste vedere come fosse finito. Spero che ora possa riposare in pace".
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