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TMW - Mancini: "Inter-Juve con tanti italiani in campo? Sono sempre troppo pochi"
Il derby d’Italia tra Inter e Juventus sarà, insieme a Roma-Napoli, uno dei due big match del weekend di campionato. E sarà caratterizzato anche dai tanti azzurri in campo. “Dà soddisfazione, ma saranno sempre troppo pochi per quello che gli italiani possono fare”. Parola di Roberto Mancini, ct della Nazionale raggiunto a margine della settimane edizione del Premio Colalucci: “Detto questo - continua - sarà una bella partita, non penso decisiva perché siamo all’inizio. La Juve insegue e deve cercare di vincere, l’Inter farà la sua gara, è aperta a qualsiasi risultato”.
Si vede l’impronta di Allegri nella Juve?
“Si stanno riprendendo, hanno iniziato così così. Arrivati a questo punto è importante fare risultati”.
Sfida Barella-Locatelli a centrocampo.
“Sono due giocatori bravi e giovani. Hanno in mano il loro futuro, avranno per anni nelle loro mani il futuro delle loro squadre e quello della Nazionale, è un piacere che giochino a questi livelli”.
Da allenatore dell’Inter la partita con la Juve aveva un gusto diverso?
“Beh, Juve-Inter è sempre stata una partita importante in Italia, non solo quando allenavo io i nerazzurri, anche prima. Sono due squadre che hanno fatto la storia del calcio”.
Fiducioso sul manto erboso dell’Olimpico in vista della gara con la Svizzera?
“Speriamo… Speriamo che possa migliorare in queste settimane”.
Come si reagisce a una sconfitta come quella incassata ieri dalla Roma in Norvegia?
“Come diceva Boskov, sempre meglio perdere una 6-1 che sei volte 1-0. Credo che la Roma abbia giocato su un campo difficile, non è così semplice giocarci. Noi abbiamo giocato in Lituania una gara difficile, su un campo assurdo. Credo possa capitare”.
Come giudica la partita?
“Io non alleno né la Roma né il Bodo/Glimt, nel calcio può capitare qualsiasi cosa”.
Mourinho contro Spalletti in Roma-Napoli, che partita si aspetta?
“Molto bella anche questa, il Napoli sta facendo bene e penso possa essere una candidata per lo scudetto, sarà un bel test”.
Lo mette in pole per lo scudetto?
“Insieme al Milan è la squadra che gioca meglio, merita di essere lì e giocano insieme da tanti anni”.
Come valuta Inzaghi all’Inter finora?
“È arrivato da tre mesi, penso che abbia bisogno di tempo per ambientarsi, l’Inter non è un club così semplice. Quando bisogna vincere tutte le partite non è scontato riuscirci, penso si debba ambientare ma mi pare abbia fatto un buon lavoro”.
Si vede l’impronta di Allegri nella Juve?
“Si stanno riprendendo, hanno iniziato così così. Arrivati a questo punto è importante fare risultati”.
Sfida Barella-Locatelli a centrocampo.
“Sono due giocatori bravi e giovani. Hanno in mano il loro futuro, avranno per anni nelle loro mani il futuro delle loro squadre e quello della Nazionale, è un piacere che giochino a questi livelli”.
Da allenatore dell’Inter la partita con la Juve aveva un gusto diverso?
“Beh, Juve-Inter è sempre stata una partita importante in Italia, non solo quando allenavo io i nerazzurri, anche prima. Sono due squadre che hanno fatto la storia del calcio”.
Fiducioso sul manto erboso dell’Olimpico in vista della gara con la Svizzera?
“Speriamo… Speriamo che possa migliorare in queste settimane”.
Come si reagisce a una sconfitta come quella incassata ieri dalla Roma in Norvegia?
“Come diceva Boskov, sempre meglio perdere una 6-1 che sei volte 1-0. Credo che la Roma abbia giocato su un campo difficile, non è così semplice giocarci. Noi abbiamo giocato in Lituania una gara difficile, su un campo assurdo. Credo possa capitare”.
Come giudica la partita?
“Io non alleno né la Roma né il Bodo/Glimt, nel calcio può capitare qualsiasi cosa”.
Mourinho contro Spalletti in Roma-Napoli, che partita si aspetta?
“Molto bella anche questa, il Napoli sta facendo bene e penso possa essere una candidata per lo scudetto, sarà un bel test”.
Lo mette in pole per lo scudetto?
“Insieme al Milan è la squadra che gioca meglio, merita di essere lì e giocano insieme da tanti anni”.
Come valuta Inzaghi all’Inter finora?
“È arrivato da tre mesi, penso che abbia bisogno di tempo per ambientarsi, l’Inter non è un club così semplice. Quando bisogna vincere tutte le partite non è scontato riuscirci, penso si debba ambientare ma mi pare abbia fatto un buon lavoro”.
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