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TMW - Milan, Scaroni: "Se dovessimo decidere domani, alle 7 faremmo la Cattedrale"
Presente oggi nello studio Barabino in Foro Buonaparte per una conferenza stampa a tema nuovo stadio di Milano e valorizzazione ambito San Siro, il presidente del Milan Paolo Scaroni dice la sua anche su RedBird: "E' ancora più convinta di Elliott sulla necessità che al Milan serva un nuovo stadio. RedBird sa cosa vuol dire avere uno stadio di proprietà. Mi stanno dando un grande supporto con persone che hanno costruito tanti stadi. Elliott è un fondo finanziario, mentre RedBird ha come vocazione lo sport. La necessità di un nuovo stadio è quindi ora ancora più sentita".
Sull'area su cui costruire lo stadio: "Siamo impegnati su San Siro, pensate a quanti soldi abbiamo speso finora, oltre ovviamente a quanto lavoro abbiamo fatto. Se siamo qui è perché crediamo al progetto San Siro. Ovviamente guardiamo anche altrove perché dobbiamo avere delle alternative e poi perché magari troviamo aree con delle caratteristiche che San Siro non ha. Non abbiamo quindi piani B, ma solo diversi piani A".
Sui tempi lunghi: "Se un processo decisione impiega tanti anni, è normale che in quel periodo le cose possano cambiare. Tutto cambia e si muove, non rimaniamo fermi. Di fronte a questi tempi così lunghi il mondo cambia. Il Milan ha pure cambiato proprietà. Succedono tante cose. Non dobbiamo decidere domani mattina purtroppo. Se dovessimo decidere domani, alle 7 faremmo la Cattedrale, ma non è così purtroppo. Quindi ci sentiamo liberi".
Sull'area su cui costruire lo stadio: "Siamo impegnati su San Siro, pensate a quanti soldi abbiamo speso finora, oltre ovviamente a quanto lavoro abbiamo fatto. Se siamo qui è perché crediamo al progetto San Siro. Ovviamente guardiamo anche altrove perché dobbiamo avere delle alternative e poi perché magari troviamo aree con delle caratteristiche che San Siro non ha. Non abbiamo quindi piani B, ma solo diversi piani A".
Sui tempi lunghi: "Se un processo decisione impiega tanti anni, è normale che in quel periodo le cose possano cambiare. Tutto cambia e si muove, non rimaniamo fermi. Di fronte a questi tempi così lunghi il mondo cambia. Il Milan ha pure cambiato proprietà. Succedono tante cose. Non dobbiamo decidere domani mattina purtroppo. Se dovessimo decidere domani, alle 7 faremmo la Cattedrale, ma non è così purtroppo. Quindi ci sentiamo liberi".
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