Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / Serie A
Cuadrado ultimo flop dell’asse Torino-Milano. Inter, rebus a destra per il futuroTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 20 aprile 2024, 07:00Serie A
di Ivan Cardia

Cuadrado ultimo flop dell’asse Torino-Milano. Inter, rebus a destra per il futuro

Ci sono delle eccezioni, e sono pure eccellenti. Ultimi in ordine di tempo, Patrick Vieira e Zlatan Ibrahimovic. Ancora più indietro, ecco Aldo Serena, un caso unico nel calcio italiano per aver fatto bene con tutte le tre “strisciate”. In generale, l’asse Torino-Milano, quella cioè dei giocatori che passano dalla Juventus all’Inter, ha raccontato tutt’altra storia. Il caso più celebre resterà quello non di un calciatore ma di un allenatore: Marcello Lippi, protagonista di una sorta di crisi di rigetto. Il più recente, quello di Juan Cuadrado, il principale se non l’unico flop nella stagione, altrimenti da incorniciare, dei nerazzurri di Simone Inzaghi.

Il colombiano salterà anche il derby, dopo aver perso per un motivo o per un altro buona parte del campionato. L’ultimo stop non è particolarmente grave, ma il dubbio se indosserà nuovamente la maglia nerazzurra è più che lecito. In alternativa, il suo scudetto si fermerà ai 262 minuti disputati tra Serie A e Champions League, a un paio d’assist e più di un fischio in occasione del primo ingresso a San Siro. A una promessa di dejuventinizzazione mai compiuta per carenza di tempo e spazio. Parlare di flop annunciato sarebbe ingiusto nei confronti della dirigenza: che fosse un giocatore a fine corsa era sì chiaro a tutti. Ma veniva pur sempre da una stagione da titolare in bianconero. Con altro minutaggio, avrebbe potuto rappresentare qualcosa di “diverso” nel 3-5-2 di Inzaghi. Magari quel grimaldello che è una delle poche vere lacune della squadra.


Rebus fasce. A gennaio, capita l’antifona, la stessa dirigenza ha portato a Milano, in fretta e furia, Tajon Buchanan. Risultato: il canadese ha giocato appena 46 minuti, un tempo più recupero, ma diviso in cinque spezzoni di gara. Tra l’altro sempre a sinistra, non lì dove doveva tappare la falla. Cos’è e cosa può essere nel futuro dell’Inter? È una domanda alla quale può rispondere forse Inzaghi, al quale è giusto dare tempo per inserirlo nei propri schemi. Noi di sicuro no e il quadro si completa con un destino da decifrare per Denzel Dumfries, sempre lontano dal rinnovo di contratto. Il solo Darmian, con 35 candeline da spegnere a dicembre che consiglierebbero un impiego da braccetto più che da esterno, non potrà essere per sempre la risposta.