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Karel Poborsky, preso da sir Alex Ferguson in persona. E giustiziere dell'Inter
Ci sono due momenti in cui la carriera di Karel Poborsky è cambiata. La prima è ai quarti di finale di Euro1996, Repubblica Ceca-Portogallo al Villa Park di Birmingham. Il ceco segna con un pallonetto a Vitor Baia e la sua vita si modifica, perché è Sir Alex Ferguson a prelevarlo personalmente. "È venuto nel nostro hotel a Londra pochi giorni prima della finale e mi ha chiesto se fossi interessato a trasferirmi allo United. Ho detto sì e quindi è iniziata la trattativa. Ero concentrato sulla finale contro la Germania ma sono stato onorato che uno come lui sia venuto a Londra per incontrarmi solo due o tre minuti". Non male per chi, prima di quella rassegna continentale, era solamente un Carneade. Undici gol allo Slavia Praga per vincere il campionato, ma nulla che potesse far presagire il passaggio in Premier League. Peccato che al suo posto incomincia a brillare la stella di Beckham: cinque gol in due anni e il passaggio al Benfica.
E poi c'è ovviamente il cinque maggio, quando è diventato incubo per l'Inter ed eroe per la Juventus, in un clima abbastanza assurdo, visto che tutto l'Olimpico tifava per i nerazzurri. Laziali compresi. In biancoceleste ci finisce anche grazie alla spinta di Pavel Nedved, suo grande amico e compagno di nazionale, nel mercato invernale, rimanendoci un anno e mezzo con fortune alterne. In quel pomeriggio del 2002 arriva una doppietta, quando l'Inter era passata prima sull'1-0 e poi sul 2-1.
Ritorna poi in patria, stavolta allo Sparta Praga prima e al České Budějovice, dove griffa una promozione a trentaquattro anni. Oggi Karel Poborsky compie 52 anni.
E poi c'è ovviamente il cinque maggio, quando è diventato incubo per l'Inter ed eroe per la Juventus, in un clima abbastanza assurdo, visto che tutto l'Olimpico tifava per i nerazzurri. Laziali compresi. In biancoceleste ci finisce anche grazie alla spinta di Pavel Nedved, suo grande amico e compagno di nazionale, nel mercato invernale, rimanendoci un anno e mezzo con fortune alterne. In quel pomeriggio del 2002 arriva una doppietta, quando l'Inter era passata prima sull'1-0 e poi sul 2-1.
Ritorna poi in patria, stavolta allo Sparta Praga prima e al České Budějovice, dove griffa una promozione a trentaquattro anni. Oggi Karel Poborsky compie 52 anni.
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