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L'assessore Comazzi: "Restyling San Siro mossa mediatica, spero stadio unico per Inter e Milan"
"Il futuro dello stadio di San Siro? Il Comune ha perso molto tempo e non ha saputo cogliere l’opportunità offerta da Milan e Inter per riqualificare l’intera area". La stoccata al sindaco di Milano, Beppe Sala, arriva da Gianluca Comazzi, assessore al Territorio della Regione Lombardia e consigliere comunale di Milano in quota Forza Italia, intervistato da Il Giorno: "Tutti i milanesi sono affezionati al Meazza, ma non possiamo impedire ai club di portare avanti progetti per realizzare stadi più moderni".
L'ipotesi ristrutturazione.
"La possibilità di ristrutturare l’attuale stadio c’è, ma mi pare che manchi la volontà di Milan e Inter di farlo. Ripeto: è stato perso troppo tempo, la Giunta Sala si è fatta condizionare dalle divisioni nel centrosinistra sul progetto dei club per un nuovo impianto a San Siro. Quello portato avanti ora dal sindaco sul restyling dello stadio sembra un tentativo più mediatico che concreto".
Il Milan si muove su San Donato. "Entro giugno la Giunta regionale approverà l’accordo di programma. Io spero che Milan e Inter, se dovessero lasciare San Siro, trovino un accordo per realizzare un unico nuovo stadio. C'è il rischio che San Siro diventi un museo inutilizzato a cielo aperto. Ho sentito della prospettiva di utilizzare la struttura solo per i concerti, ma mi pare difficilmente perseguibile. Di concerti a San Siro se ne possono fare una ventina all’anno, non molti di più, perché è uno stadio senza copertura e riempirlo non è facile per gli artisti".
L'ipotesi ristrutturazione.
"La possibilità di ristrutturare l’attuale stadio c’è, ma mi pare che manchi la volontà di Milan e Inter di farlo. Ripeto: è stato perso troppo tempo, la Giunta Sala si è fatta condizionare dalle divisioni nel centrosinistra sul progetto dei club per un nuovo impianto a San Siro. Quello portato avanti ora dal sindaco sul restyling dello stadio sembra un tentativo più mediatico che concreto".
Il Milan si muove su San Donato. "Entro giugno la Giunta regionale approverà l’accordo di programma. Io spero che Milan e Inter, se dovessero lasciare San Siro, trovino un accordo per realizzare un unico nuovo stadio. C'è il rischio che San Siro diventi un museo inutilizzato a cielo aperto. Ho sentito della prospettiva di utilizzare la struttura solo per i concerti, ma mi pare difficilmente perseguibile. Di concerti a San Siro se ne possono fare una ventina all’anno, non molti di più, perché è uno stadio senza copertura e riempirlo non è facile per gli artisti".
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