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David Beckham, l'erede di George Best. Molto più pop rispetto al nordirlandese
David Beckham è stato un calciatore generazionale, sia sul campo che fuori. Erede di George Best, trent'anni dopo, con il numero sette sulla maglia. Giocate straordinarie, punizioni chirurgiche che finivano sotto il sette. Spesso alle spalle dei portieri. Quello che è stato straordinario nella carriera di Beckham è stato tutto quello che ha vissuto fuori dal rettangolo di gioco. Uomo copertina, i calciatori diventano alla moda anche grazie a lui. Faccino pulito di un calcio che solitamente non erge i bellissimi a propria immagine, se non per rovesciate o straordinarie reti. Beckham ha sposato Victoria, in un matrimonio fra "reali" o quasi. Sicuramente la fama di entrambi, lui al Manchester United mentre lei volto e voce delle Spice Girls. Un introiettamento fra pop: calcio e musica, appunto.
Per ogni Icaro che arriva vicino al sole, c'è anche il momento in cui può cadere. Lo fa nell'estate del 1998, quando Beckham deve incontrare l'Argentina durante il Mondiale di Francia. Simeone lo maltratta, lo istiga, lui cade nella trappola reagendo con un calcetto. In epoca di Var sarebbe un'espulsione esagerata e sicuramente tolta. Invece Kim Milton Nielsen sventola il rosso, l'Inghilterra esce ai rigori e Beckham per quattro anni diventa il capro espiatorio di una intera nazione.
In Corea e Giappone arriva la redenzione, con il rigore che elimina l'Argentina, nel 2002. Ora non è più calciatore: imprenditore, procuratore, presidente dell'Inter Miami. Sempre icona pop, però. Nel 2012, il penultimo anno della sua carriera, è stato il calciatore più pagato del mondo con 46 milioni di dollari. Oggi David Beckham compie 49 anni.
Per ogni Icaro che arriva vicino al sole, c'è anche il momento in cui può cadere. Lo fa nell'estate del 1998, quando Beckham deve incontrare l'Argentina durante il Mondiale di Francia. Simeone lo maltratta, lo istiga, lui cade nella trappola reagendo con un calcetto. In epoca di Var sarebbe un'espulsione esagerata e sicuramente tolta. Invece Kim Milton Nielsen sventola il rosso, l'Inghilterra esce ai rigori e Beckham per quattro anni diventa il capro espiatorio di una intera nazione.
In Corea e Giappone arriva la redenzione, con il rigore che elimina l'Argentina, nel 2002. Ora non è più calciatore: imprenditore, procuratore, presidente dell'Inter Miami. Sempre icona pop, però. Nel 2012, il penultimo anno della sua carriera, è stato il calciatore più pagato del mondo con 46 milioni di dollari. Oggi David Beckham compie 49 anni.
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