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TMW - Juve, margherita da sfogliare: tre nomi per la panchina
Perché la Juventus non ha ancora ufficializzato il prossimo allenatore? Le competizioni sono finite, le bocce sono ferme. Eppure c'è ancora qualcosa da aspettare, perché prima di Rocco Commisso il New York Times ha parlato dell'esclusione del Manchester City dalla Champions League. Una sentenza che arriverà entro fine settimana, sia per loro che per il Milan: l'idea è che i Citizens possano stare fuori dalle competizioni per più di un anno (mentre i rossoneri accetterebbero di buon grado l'esclusione per un anno) a causa di Football Leaks e delle sue rivelazioni.
SOGNO GUARDIOLA - Per non lasciare nulla di intentato, i bianconeri stanno coccolando l'idea di avere Pep, nonostante sia quasi impossibile: al City ci sono Begiristain e Soriano, di fatto due uomini di Guardiola, ma un'eventuale esclusione dall'Europa rischierebbe di spostare gli equilibri. La percentuale è minima, ma manca ancora un mese al ritiro: c'è tempo. Il problema, semmai, è un sicuro ricorso al TAS. Le cose potrebbero andare per le lunghe.
SARRI O POCHETTINO - L'idea più semplice è quella di arrivare all'ex Napoli, con il problema che Roman Abramovich non vorrebbe liberarlo a gratis. Vero che c'è l'idea Frank Lampard, ma la realtà è che il Chelsea ha vinto in Europa solo quando aveva allenatori con un piede fuori dalla porta: Di Matteo in Champions, Benitez in Europa League. Lasciare l'allenatore toscano significherebbe la solita rivoluzione di giugno, con un mercato bloccato. E poi c'è Pochettino, che non ha clausola per quest'estate: la richiesta dell'argentino sarebbe quella di lasciare il Tottenham, magari prendendo Trippier - 35 milioni, più un triennale da 2,6 all'anno - per far quadrare i bilanci. Insomma, le tre vie sono queste, al di là delle idee chiare di Paratici: Guardiola, il sogno, Sarri, il più probabile, Pochettino, ma con la condizionale.
SOGNO GUARDIOLA - Per non lasciare nulla di intentato, i bianconeri stanno coccolando l'idea di avere Pep, nonostante sia quasi impossibile: al City ci sono Begiristain e Soriano, di fatto due uomini di Guardiola, ma un'eventuale esclusione dall'Europa rischierebbe di spostare gli equilibri. La percentuale è minima, ma manca ancora un mese al ritiro: c'è tempo. Il problema, semmai, è un sicuro ricorso al TAS. Le cose potrebbero andare per le lunghe.
SARRI O POCHETTINO - L'idea più semplice è quella di arrivare all'ex Napoli, con il problema che Roman Abramovich non vorrebbe liberarlo a gratis. Vero che c'è l'idea Frank Lampard, ma la realtà è che il Chelsea ha vinto in Europa solo quando aveva allenatori con un piede fuori dalla porta: Di Matteo in Champions, Benitez in Europa League. Lasciare l'allenatore toscano significherebbe la solita rivoluzione di giugno, con un mercato bloccato. E poi c'è Pochettino, che non ha clausola per quest'estate: la richiesta dell'argentino sarebbe quella di lasciare il Tottenham, magari prendendo Trippier - 35 milioni, più un triennale da 2,6 all'anno - per far quadrare i bilanci. Insomma, le tre vie sono queste, al di là delle idee chiare di Paratici: Guardiola, il sogno, Sarri, il più probabile, Pochettino, ma con la condizionale.
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