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Il Milan sbaglia, la Roma punisce: 2-1 all'Olimpico, decide Zaniolo
Di rabbia e determinazione. Nonostante i tantissimi infortuni e le fatiche di Coppa, la Roma ottiene una vittoria importantissima contro un Milan sempre più in crisi, punito da una serie impressionante di errori individuali. Quinta sconfitta in campionato per i rossoneri in nove partite: Dzeko sblocca nel primo tempo, nella ripresa il botta e risposta tra Hernandez e Zaniolo fissa il punteggio sul 2-1.
Formazioni (più o meno) attese - Fonseca conferma Mancini a centrocampo, come schermo protettivo davanti alla difesa, e dà fiducia a Pastore, che gioca sulla trequarti insieme a Zaniolo e Perotti. Pioli schiera gli stessi undici visti dal primo minuto contro il Lecce: Piatek in panchina, c'è Leao. Conti viene preferito a Calabria.
Equilibrio - Il Milan prova ad aggredire subito, cercando di ripetere il buon primo tempo della sfida contro il Lecce. Calhanoglu e Paquetà sembrano ispirati, Leao impegna Pau Lopez con un tiro insidioso. Il predominio degli ospiti, però, dura poco: la Roma guadagna metri e costringe gli avversari ad abbassarsi, creando due buone occasioni con Pastore. Il match è piacevole ed equilibrato, ben giocato da due squadre intenzionate a conquistare i tre punti.
Distrazione fatale - Il limite più grande del Diavolo, negli ultimi anni, è da ricercarsi nella personalità e nella concentrazione. E così, l'equilibrio si spezza a causa di una disattenzione della difesa, che lascia libero di staccare uno dei migliori colpitori di testa del campionato. Dzeko ringrazia e fa 1-0, il Milan va in tilt; passano pochi minuti e Conti regala palla a Perotti, che apre per Pastore, ma il Flaco si lascia ipnotizzare da Donnarumma.
Fuochi d'artificio - Lo scampato pericolo rincuora il Milan, che rientra in campo con la voglia di rimettersi in carreggiata. Ma è la Roma a sfiorare subito il raddoppio con Smalling, il cui colpo di testa lambisce il palo alla destra di Donnarumma. Il calcio non perdona: proprio Smalling devia fortuitamente il destro di Hernandez, che permette al Milan di pareggiare. Una gioia effimera, perché Calabria la combina grossa 3' più tardi: passaggio in orizzontale intercettato da Dzeko che serve Zaniolo, bravissimo a battere il suo coetaneo.
Assalti senza lucidità - Pioli si gioca il tutto per tutto e inserisce Piatek al posto di Paquetà. I rossoneri continuano a fare fatica sui calci piazzati: al 70' Mancini svetta indisturbato su un altro corner calciato da Veretout e si divora il 3-1. Al festival degli errori si iscrivono anche Bennacer e Theo Hernandez, ma i padroni di casa non ne approfittano e permettono al Diavolo di restare a galla. Un'illusione che si spegne sul destro di Calhanoglu che si infrange sull'esterno della rete. La Roma, rimaneggiata, conquista tre punti di platino nella corsa all'Europa. Per il Milan è notte fonda.
Formazioni (più o meno) attese - Fonseca conferma Mancini a centrocampo, come schermo protettivo davanti alla difesa, e dà fiducia a Pastore, che gioca sulla trequarti insieme a Zaniolo e Perotti. Pioli schiera gli stessi undici visti dal primo minuto contro il Lecce: Piatek in panchina, c'è Leao. Conti viene preferito a Calabria.
Equilibrio - Il Milan prova ad aggredire subito, cercando di ripetere il buon primo tempo della sfida contro il Lecce. Calhanoglu e Paquetà sembrano ispirati, Leao impegna Pau Lopez con un tiro insidioso. Il predominio degli ospiti, però, dura poco: la Roma guadagna metri e costringe gli avversari ad abbassarsi, creando due buone occasioni con Pastore. Il match è piacevole ed equilibrato, ben giocato da due squadre intenzionate a conquistare i tre punti.
Distrazione fatale - Il limite più grande del Diavolo, negli ultimi anni, è da ricercarsi nella personalità e nella concentrazione. E così, l'equilibrio si spezza a causa di una disattenzione della difesa, che lascia libero di staccare uno dei migliori colpitori di testa del campionato. Dzeko ringrazia e fa 1-0, il Milan va in tilt; passano pochi minuti e Conti regala palla a Perotti, che apre per Pastore, ma il Flaco si lascia ipnotizzare da Donnarumma.
Fuochi d'artificio - Lo scampato pericolo rincuora il Milan, che rientra in campo con la voglia di rimettersi in carreggiata. Ma è la Roma a sfiorare subito il raddoppio con Smalling, il cui colpo di testa lambisce il palo alla destra di Donnarumma. Il calcio non perdona: proprio Smalling devia fortuitamente il destro di Hernandez, che permette al Milan di pareggiare. Una gioia effimera, perché Calabria la combina grossa 3' più tardi: passaggio in orizzontale intercettato da Dzeko che serve Zaniolo, bravissimo a battere il suo coetaneo.
Assalti senza lucidità - Pioli si gioca il tutto per tutto e inserisce Piatek al posto di Paquetà. I rossoneri continuano a fare fatica sui calci piazzati: al 70' Mancini svetta indisturbato su un altro corner calciato da Veretout e si divora il 3-1. Al festival degli errori si iscrivono anche Bennacer e Theo Hernandez, ma i padroni di casa non ne approfittano e permettono al Diavolo di restare a galla. Un'illusione che si spegne sul destro di Calhanoglu che si infrange sull'esterno della rete. La Roma, rimaneggiata, conquista tre punti di platino nella corsa all'Europa. Per il Milan è notte fonda.
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