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Mazzola: "A Conte direi: ora basta, alla prossima sei fuori"
"Cose da Inter", dice a TMW un nerazzurro doc come Sandro Mazzola. Le dure frasi di Conte sulla società hanno lasciato il segno e Mazzola spiega."Credo che il tecnico possa anche aver ragione ma avrebbe dovuto dire tutto prima, una volta finito il mercato".
Conte ha detto di aver condiviso la programmazione ma di aver sbagliato a fidarsi in alcuni casi...
"Doveva parlarne in società e non dirlo così alla stampa".
Da dirigente come si comporterebbe adesso con Conte?
"Lo chiamerei e vis a vis gli direi: 'Ora basta, alla prossima non sei più con noi'. Al tempo stesso però spero che si riprenda e che la squadra faccia un bel cammino".
Conoscendo Marotta agirà così?
"Penso di sì, più o meno sarà così..."
Sulla partita di ieri che idea si è fatto?
"Incredibile ma sono cose da Inter. Se magari avesse perso il primo tempo 2-0 poi forse avrebbe vinto la partita 3-2. L'Inter è sempre stata così".
Come si risolve questa situazione?
"Bisogna lavorare sulla testa dei calciatori. Ricordo che dopo le sconfitte Helenio Herrera ci riuniva in campo e iniziavamo a camminare. Ad un certo punto ci chiamava ad uno ad uno e ci raccontava le sue convinzioni. I giorni successivi ci ripeteva le stesse cose. Al terzo o quarto giorni qualcuno cominciava a dire: 'Ma sai che mi ha convinto?' E' la conferma che occorre lavorare sulla testa, è quello il punto".
Conte ha detto di aver condiviso la programmazione ma di aver sbagliato a fidarsi in alcuni casi...
"Doveva parlarne in società e non dirlo così alla stampa".
Da dirigente come si comporterebbe adesso con Conte?
"Lo chiamerei e vis a vis gli direi: 'Ora basta, alla prossima non sei più con noi'. Al tempo stesso però spero che si riprenda e che la squadra faccia un bel cammino".
Conoscendo Marotta agirà così?
"Penso di sì, più o meno sarà così..."
Sulla partita di ieri che idea si è fatto?
"Incredibile ma sono cose da Inter. Se magari avesse perso il primo tempo 2-0 poi forse avrebbe vinto la partita 3-2. L'Inter è sempre stata così".
Come si risolve questa situazione?
"Bisogna lavorare sulla testa dei calciatori. Ricordo che dopo le sconfitte Helenio Herrera ci riuniva in campo e iniziavamo a camminare. Ad un certo punto ci chiamava ad uno ad uno e ci raccontava le sue convinzioni. I giorni successivi ci ripeteva le stesse cose. Al terzo o quarto giorni qualcuno cominciava a dire: 'Ma sai che mi ha convinto?' E' la conferma che occorre lavorare sulla testa, è quello il punto".
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