Pellegatti: “Milan tra Sassuolo ed...Ibra”
Non ho mai creduto all’alternativa legata a un suo eventuale passaggio al Napoli, soprattutto ora che Gennaro Gattuso, nuovo allenatore azzurro, punta sul suo schema tradizionale, il 4-3-3 che prevede una punta al centro del reparto. Aurelio De Laurentiis ha investito, nella estate scorsa, sue due punte centrali di alto valore, economico e tecnico, come Lozano e Lorente. In rosa poi gioca uno dei più forti attaccanti europei, Arkadiusz Milik, con la possibilità anche di vedere Mertens come possibile falso nove. Un investimento di almeno 12 milioni sembra dunque eccessivo per una quinta punta centrale che non partirebbe nemmeno titolare.
Mi sembra impraticabile anche la pista Premier League. Si è accostato il nome di Ibrahimovic all’Everton, ma i ritmi del campionato inglese sembrano oggi forse troppo elevati per un attaccante certo formidabile, ma che va verso i trentanove anni. Dunque l’unica offerta sul tavolo dovrebbe essere quella del Milan, ma se qualcuno mi chiedesse i motivi di questo suo tentennamento certo non li riesco a immaginare. Forse vorrebbe un’offerta più elevata degli 8 milioni di euro per 18 mesi, pari a circa 15 miliardi delle vecchie lire? Il Club milanista ritiene di avere sottoposto un ingaggio adeguato alle qualità di Ibrahimovic, tenendo però conto anche della sua età.
Da quanto trapela da Casa Milan oltre quella cifra non si è intenzionati ad andare.
Paolo Maldini e Zvonimir Boban stanno altresì lavorando per un’alternativa a Musacchio, come difensore centrale, dopo l’infortunio di Duarte, in attesa che Caldara recuperi la condizione fisica ottimale. Il nome più gettonato è quello di Jean Clair Todibo, il giovane difensore francese del Barcellona, classe ’99, buon prospetto di campione.
Dovranno essere valutate eventuali uscite, i più probabili Franck Kessiè e Davide Calabria, prima di considerare i sostituti. Insomma il Milan cerca di aiutare Stefano Pioli, nella dura impresa di recuperare punti. Il tecnico rossonero conferma contro il Sassuolo la formazione vittoriosa a Bologna, dove la squadra ha confermato i recenti progressi, giocando a buona intensità, con discreta pericolosità offensiva rispetto alle ultime prestazioni. La risalita si annuncia ardua e complicata, ma Pioli sembra che sia stata la scelta più indovinata.
In un ambiente scosso e impaurito dal deludente inizio di campionato, la sua calma, la sua sicurezza, la sua esperienza, la sua cura nei particolari stanno aiutando il gruppo a ritrovare fiducia nei propri mezzi. Tutte qualità apprezzabili, che rischiano di essere vanificate se non arriveranno subito vittorie e punti in classifica. Servono gol e ancora gol. Troppo poche le sedici reti realizzate in quindici partite. In questo senso, sembra che si stia ritrovando soprattutto Kris Piatek, che è apparso più vivace e costruttivo rispetto alle ultime apparizioni. Sicuro nel calcio di rigore, mobile e autorevole in ogni sua giocata. Le future fortune del Milan sono inequivocabilmente legate alle fortune del “Cacciatore di Taglie!”