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Rivoluzione VAR, Pieri: "Challenge come aggiunta. Tempi sorprendenti"
Rivoluzione VAR. La FIGC si è fatta interprete delle richieste pervenute nelle ultime settimane da numerose Società di Serie A ed ha anticipato informalmente alla FIFA la propria disponibilità a sperimentare l’utilizzo del challenge (la chiamata all’on field review da parte delle squadre), nei tempi e nei modi che l’Ifab eventualmente stabilirà. Una decisione che Tuttomercatoweb.com ha deciso di commentare con l'ex fischietto Tiziano Pieri, ora commentatore Rai. "E' sorprendente per i tempi. La vorrebbero da subito. Magari da domenica intensificheranno l'utilizzo dell'on field review. Rizzoli e Gravina hanno chiesto maggior revisione degli episodi, è una direttiva in linea col protocollo".
Come funzionerà a suo avviso?
"L'idea può essere quella di dare dei bonus alle squadre per revisionare le decisioni. Credo almeno uno a tempo per squadra".
Meglio agli allenatori o ai capitani?
"Credo che formalmente sarà richiesto al quarto uomo dalla panchina. Che sia tecnico o dirigente, sarà da capire".
Può funzionare? E' una decisione opportuna?
"Almeno una a tempo può starci. Altrimenti c'è il rischio che sia usata per rompere il ritmo degli avversari. Sarebbe intelligente usarla così: una in bonus a tempo, non oltre, perdendo la chiamata eventualmente non usata nel primo tempo. Però se mandi l'arbitro al monitor e questo cambia decisione, allora la chiamata resta intatta e si spreca solo se sbagliata".
Sostituirebbe il VAR attuale col challenge?
"Assolutamente no. Il format col varista funziona, sarebbe un errore sostituire il VAR col challenge. E' giusto restare intatto ma dando alla società l'opzione di far rivedere una situazione per tempo".
Crede possa essere introdotto da subito?
"Difficilmente l'IFAB permetterà l'utilizzo in questo campionato. E' iniziato anche il girone di ritorno, peraltro. Così, mi ha sorpreso, senza dubbio. Ricordo che Rizzoli lo aveva già chiesto all'IFAB su sollecitazione delle società, ovvero due anni fa. Ed era stato bocciato".
Come funzionerà a suo avviso?
"L'idea può essere quella di dare dei bonus alle squadre per revisionare le decisioni. Credo almeno uno a tempo per squadra".
Meglio agli allenatori o ai capitani?
"Credo che formalmente sarà richiesto al quarto uomo dalla panchina. Che sia tecnico o dirigente, sarà da capire".
Può funzionare? E' una decisione opportuna?
"Almeno una a tempo può starci. Altrimenti c'è il rischio che sia usata per rompere il ritmo degli avversari. Sarebbe intelligente usarla così: una in bonus a tempo, non oltre, perdendo la chiamata eventualmente non usata nel primo tempo. Però se mandi l'arbitro al monitor e questo cambia decisione, allora la chiamata resta intatta e si spreca solo se sbagliata".
Sostituirebbe il VAR attuale col challenge?
"Assolutamente no. Il format col varista funziona, sarebbe un errore sostituire il VAR col challenge. E' giusto restare intatto ma dando alla società l'opzione di far rivedere una situazione per tempo".
Crede possa essere introdotto da subito?
"Difficilmente l'IFAB permetterà l'utilizzo in questo campionato. E' iniziato anche il girone di ritorno, peraltro. Così, mi ha sorpreso, senza dubbio. Ricordo che Rizzoli lo aveva già chiesto all'IFAB su sollecitazione delle società, ovvero due anni fa. Ed era stato bocciato".
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