TUTTO mercato WEB
Inter, quasi diciotto mesi di Marotta. Serenità e una sfida affascinante
È arrivato e un attimo dopo ha ribaltato tutto. Non che l'Inter prima dell'avvento di Beppe Marotta fosse un "ognuno faccia ciò che vuole", anzi. Tutt'altra cosa. Ad ogni modo l'ex manager juventino è stato voluto a tutti i costi dalla proprietà per accrescere ulteriormente il rigore societario (internamente e con interlocutori/istituzioni), la credibilità in tutte le sedi, il peso nelle trattative importanti, la solidità della struttura del club che con Suning è ripartito con una linea totalmente differente rispetto al passato, il valore del brand su scala mondiale.
E, dal suo insediamento datato 13 dicembre 2018, un anno e mezzo dopo dall'ufficializzazione come nuovo amministratore delegato, a 18 mesi dall'annuncio che ha scosso gli equilibri del football italiano, le cose in casa Inter hanno subito un'accelerata notevole. Perché Marotta, dall'alto della sua vastissima esperienza, ciò che dice fa. Via Mauro Icardi quando sembrava quasi impossibile pure mettere a bilancio una plusvalenza di 60 milioni. Pulizia dei non idonei al progetto. Reclutamento di uno dei top allenatori del mondo, un suo pupillo che aveva già scelto per riportare la Juventus alla vittoria.
L'obiettivo a Milano è il medesimo e con una certa fretta. In questo senso, Antonio Conte era la miglior scelta che si potesse fare. Il punto è che siamo soltanto all'inizio di un percorso rivoluzionario che Suning ha voluto affidare a uno dei manager più rispettati, riconosciuti e certamente temuti del mondo del calcio europeo. Beppe Marotta a Milano è tornato a casa. È a capo di una delle sfide più affascinanti della sua carriera. Pieno di energie e voglia di vincere ancora. Carico di responsabilità, anche e soprattutto sereno all'idea di portare a termine il compito che gli è stato affidato.
E, dal suo insediamento datato 13 dicembre 2018, un anno e mezzo dopo dall'ufficializzazione come nuovo amministratore delegato, a 18 mesi dall'annuncio che ha scosso gli equilibri del football italiano, le cose in casa Inter hanno subito un'accelerata notevole. Perché Marotta, dall'alto della sua vastissima esperienza, ciò che dice fa. Via Mauro Icardi quando sembrava quasi impossibile pure mettere a bilancio una plusvalenza di 60 milioni. Pulizia dei non idonei al progetto. Reclutamento di uno dei top allenatori del mondo, un suo pupillo che aveva già scelto per riportare la Juventus alla vittoria.
L'obiettivo a Milano è il medesimo e con una certa fretta. In questo senso, Antonio Conte era la miglior scelta che si potesse fare. Il punto è che siamo soltanto all'inizio di un percorso rivoluzionario che Suning ha voluto affidare a uno dei manager più rispettati, riconosciuti e certamente temuti del mondo del calcio europeo. Beppe Marotta a Milano è tornato a casa. È a capo di una delle sfide più affascinanti della sua carriera. Pieno di energie e voglia di vincere ancora. Carico di responsabilità, anche e soprattutto sereno all'idea di portare a termine il compito che gli è stato affidato.
Altre notizie
Ultime dai canali
parmaL'invito del Parma: "Non recatevi a Reggio senza regolare biglietto"
fantacalcioLe probabili formazioni di Lecce-Udinese: Almqvist e Brenner dal 1',
milanPioli: "Non siamo una squadra difensivista ma non dobbiamo prendere tutti quei gol"
serie cLegnago, destinato a tornare alla Salernitana il centrale Andrei Motoc
napoliAltro che Maradona semivuoto: oggi impennata nella vendita, il dato
juventusJuve-Salernitana, la squadra compie il suo penultimo allenamento: il report
fantacalcioLe probabili formazioni della 36^ giornata al fantacalcio
fiorentinaTUDOR, Noi in ritardo su Viola, Roma e Dea? Niente paragoni
Primo piano