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Parma, se non capitalizzi vieni punito. Scontro diretto con l'Hellas, ma non per la salvezza
Rimpianto. Si può racchiudere in questa parola la settimana appena conclusasi dal Parma, che ha incantato contro il Genoa e ha messo sotto l’Inter per ottanta minuti, salvo poi spegnersi sul più bello e subire la remuntada nerazzurra. Rimpianto, per le tante occasioni sprecate, soprattutto nei primi quarantacinque minuti, dove la squadra di D’Aversa è stata decisamente più vicina al 2-0 che all’1-1. Rimpianto perché se non segni la paghi, soprattutto con le big: è la dura legge del calcio. Rimpianto per quel settimo posto che ora dista tre punti e che obiettivo non lo è e non lo è mai stato, ma che essendo così a portata di mano fa gola e fa sognare. Dalla ripresa il Parma si è dimostrato essere una delle squadre migliori di questa A: ritmi buoni, condizione fisica praticamente perfetta, trame di gioco più complesse di come vengono raccontate e tanta voglia, di chiudere il prima possibile la pratica salvezza e di sognare.
SALVEZZA ARCHIVIATA - Perché dopo la gara con il Genoa la salvezza è ormai in cassaforte. Il netto 4-1 rifilato ai rossoblù ha portato il Parma a tredici punti dai liguri e a quattordici dal Lecce, oggi terzultimo. Troppo ampio il divario per essere colmato, seppur la scaramanzia viga in casa Parma. Troppo ampio anche il gap tecnico tra le squadre coinvolte: questo Parma ha una marcia in più in ogni senso, tecnico, tattico, di gruppo, tant’è che non è mai stato nemmeno lontanamente coinvolto nelle zone basse della classifica.
VERONA E FIORENTINA - Due gare completamente diverse. Se nella prima, quella di domani sera, si affronteranno le due sorprese della A (insieme alla Lazio), quella con i Viola sarà una gara particolare. Lo scorso anno Parma-Fiorentina fu la gara che diede la matematica salvezza ai crociati, condannando i toscani a novanta minuti di fuoco contro il Genoa, che garantirono la permanenza in categoria. La Fiorentina sta vivendo un’annata non semplice, ma il recupero di Ribery ha dato nuova linfa, rendendo la squadra di Iachini un avversario tosto. Discorso differente per la partita con l’Hellas. All’andata il Parma perse 1-0 tirando verso la porta di Silvestri per ben diciannove volte: oggi questa gara è da dentro o fuori per la corsa europea: entrambe appaiate a 39 punti, devono puntare al massimo bottino per rilanciarsi nella corsa Europa League, con il Milan che a Ferrara potrebbe portare a casa i tre punti e creare la prima, vera fuga.
SALVEZZA ARCHIVIATA - Perché dopo la gara con il Genoa la salvezza è ormai in cassaforte. Il netto 4-1 rifilato ai rossoblù ha portato il Parma a tredici punti dai liguri e a quattordici dal Lecce, oggi terzultimo. Troppo ampio il divario per essere colmato, seppur la scaramanzia viga in casa Parma. Troppo ampio anche il gap tecnico tra le squadre coinvolte: questo Parma ha una marcia in più in ogni senso, tecnico, tattico, di gruppo, tant’è che non è mai stato nemmeno lontanamente coinvolto nelle zone basse della classifica.
VERONA E FIORENTINA - Due gare completamente diverse. Se nella prima, quella di domani sera, si affronteranno le due sorprese della A (insieme alla Lazio), quella con i Viola sarà una gara particolare. Lo scorso anno Parma-Fiorentina fu la gara che diede la matematica salvezza ai crociati, condannando i toscani a novanta minuti di fuoco contro il Genoa, che garantirono la permanenza in categoria. La Fiorentina sta vivendo un’annata non semplice, ma il recupero di Ribery ha dato nuova linfa, rendendo la squadra di Iachini un avversario tosto. Discorso differente per la partita con l’Hellas. All’andata il Parma perse 1-0 tirando verso la porta di Silvestri per ben diciannove volte: oggi questa gara è da dentro o fuori per la corsa europea: entrambe appaiate a 39 punti, devono puntare al massimo bottino per rilanciarsi nella corsa Europa League, con il Milan che a Ferrara potrebbe portare a casa i tre punti e creare la prima, vera fuga.
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