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Inter, recessione confermata: difficoltà condivise ed accettate
Nessuna sorpresa dopo il summit tra la dirigenza dell’Inter ed Antonio Conte. La recessione dal punto di vista del mercato resta un mantra inevitabile per sopperire alla crisi economica che ha colpito anche la proprietà nerazzurra, e l’indirizzo di base resta quello legato all’abbattimento dei costi. Nessun investimento, ma piuttosto la ricerca di diminuire il tetto salariale e la volontà di inserire in rosa solo giocatori che percepiscano meno rispetto a quelli che sembrano destinati all’addio. Un primo passo avanti è arrivato con l’arrivederci di Nainggolan, che lascia Milano in prestito secco ed è pronto a tornare a Cagliari con lo stipendio pagato quasi interamente dai rossoblu. Poi sarà la volta di Eriksen, per il quale gli estimatori non mancano anche se resta da capire quanto saranno disposti a spendere. Da questo genere di discorso si apriranno gli scenari anche in entrata. Senza sogni irrealizzabili, ma con prospettive condivise da tutte le parti in causa, Conte compreso. La notizia migliore, probabilmente, è proprio questa.
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