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...con Diego Falcinelli
“Se il Milan ci sottovaluta sbaglia, la partita arriva nel momento migliore per noi. Ibra impressionante, spero non giochi. Stella Rossa, vogliamo campionato e coppa. E il mio futuro...”
Diego Falcinelli sfida il Milan. L’attaccante della Stella Rossa è entrato nei meccanismi della squadra e questa sera sfiderà i rossoneri in Europa League. “Mi sono ambientato veramente in fretta. All’inizio è stata dura perché non parlavo inglese però in poco tempo sono riuscito ad entrare nel gruppo e nel tessuto sociale”, dice Falcinelli a TuttoMercatoWeb.
Il Milan oggi giocherà contro di voi. Ma domenica c’è il derby...
“La partita arriva nel momento perfetto per noi. I rossoneri vengono da una sconfitta, hanno il derby, poi ancora noi e la Roma. Speriamo che facciano rifiatare qualcuno”.
Che partita dobbiamo aspettarci?
“Sarà tosta, tirata, come tutte le partite in Europa. Ogni partita ha una storia a se. Ma se pensano di venire a fare una passeggiata o di giocare sotto ritmo capiranno subito che sbagliano. Poi il Milan è fatto di campioni. Però conta più il gruppo e sbagliare il meno possibile”.
Ibra a quasi quarant’anni continua a stupire.
“Spero che non giochi. È eccezionale, completo, uno dei migliori centravanti della storia del calcio”.
Meglio lo svedese o Lukaku?
“Sono fortissimi tutti e due. Lukaku quando è in forma è impressionante. È uno scontro tra due campioni. Domenica guarderò il derby. Ma prima abbiamo una partita importante noi”
A cosa punta la Stella Rossa?
“Vogliamo vincere campionato e coppa. Abbiamo passato il girone di Europa League, un obiettivo che non ci chiedeva nessuno a parte il mister. Fare la doppietta sarebbe importante. La squadra è ben costruita, la più forte dell’ultimo decennio. Con l’arrivo di Pippo (Falco, ndr) si aggiunge qualità. Cercheremo di portare a casa ciò che possiamo”.
Com’è Stankovic allenatore?
“Ci mette sempre pressione, tutti i giorni. Ogni partita è una finale. Per lui conta sempre la prossima partita”.
Che effetto le farà sfidare il Milan in Europa League?
“Fa un bell’effetto, davvero. L’Europa League l’avevo fatta con il Sassuolo ma non da protagonista come ora. Sono contento di poter tornare a San Siro, saranno due sfide emozionanti. Peccato per l’assenza dei tifosi, giocare con lo stadio pieno sarebbe stato fantastico”.
Ci pensa al ritorno in Italia?
“Non ho avuto neanche il tempo per pensarci. Abbiamo giocato ogni tre giorni. Sino a fine maggio siamo pieni. Sicuramente adesso la testa è concentrata sul presente. La Stella Rossa ha un diritto di riscatto che vuole esercitare. Vedremo...”
Il Milan oggi giocherà contro di voi. Ma domenica c’è il derby...
“La partita arriva nel momento perfetto per noi. I rossoneri vengono da una sconfitta, hanno il derby, poi ancora noi e la Roma. Speriamo che facciano rifiatare qualcuno”.
Che partita dobbiamo aspettarci?
“Sarà tosta, tirata, come tutte le partite in Europa. Ogni partita ha una storia a se. Ma se pensano di venire a fare una passeggiata o di giocare sotto ritmo capiranno subito che sbagliano. Poi il Milan è fatto di campioni. Però conta più il gruppo e sbagliare il meno possibile”.
Ibra a quasi quarant’anni continua a stupire.
“Spero che non giochi. È eccezionale, completo, uno dei migliori centravanti della storia del calcio”.
Meglio lo svedese o Lukaku?
“Sono fortissimi tutti e due. Lukaku quando è in forma è impressionante. È uno scontro tra due campioni. Domenica guarderò il derby. Ma prima abbiamo una partita importante noi”
A cosa punta la Stella Rossa?
“Vogliamo vincere campionato e coppa. Abbiamo passato il girone di Europa League, un obiettivo che non ci chiedeva nessuno a parte il mister. Fare la doppietta sarebbe importante. La squadra è ben costruita, la più forte dell’ultimo decennio. Con l’arrivo di Pippo (Falco, ndr) si aggiunge qualità. Cercheremo di portare a casa ciò che possiamo”.
Com’è Stankovic allenatore?
“Ci mette sempre pressione, tutti i giorni. Ogni partita è una finale. Per lui conta sempre la prossima partita”.
Che effetto le farà sfidare il Milan in Europa League?
“Fa un bell’effetto, davvero. L’Europa League l’avevo fatta con il Sassuolo ma non da protagonista come ora. Sono contento di poter tornare a San Siro, saranno due sfide emozionanti. Peccato per l’assenza dei tifosi, giocare con lo stadio pieno sarebbe stato fantastico”.
Ci pensa al ritorno in Italia?
“Non ho avuto neanche il tempo per pensarci. Abbiamo giocato ogni tre giorni. Sino a fine maggio siamo pieni. Sicuramente adesso la testa è concentrata sul presente. La Stella Rossa ha un diritto di riscatto che vuole esercitare. Vedremo...”
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