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TMW RADIO - Sconcerti: "Superlega, pene per i colpevoli. Elkann e Federcalcio in silenzio"
Per parlare di Superlega e campionato a TMW Radio, durante Maracanà, è stato il direttore Mario Sconcerti.
Superlega, il grande bluff?
"E' un golpe che non è riuscito, ha ragione Vigorito. Sarà interessante capire cosa accadrà. Non si può fare un golpe e poi dire 'Abbiamo sbagliato'. Ci sono persone che lavoravano al tempo negli esecutivi Uefa e poi lavorava al tempo stesso contro questo sistema. Hai tramato contro la tua organizzazione. Mentre trattavi l'ingresso dei fondi e votavi no, facendo fallire certe trattative, ti muovevi in senso opposto dall'altro lato. Qualcosa dovrà accadere, non è stato un gioco. Non è stato un gioco, si è minacciato di far saltare tutto".
Non c'è più credibilità in Agnelli, Scaroni e Marotta?
"Io non trovo compatibili con certe cariche che rivestono ufficialmente. Non capisco neanche il silenzio di Elkann. Ci seve essere un segno che non si può fare quello che si pare. Mi aspetto che accada qualcosa, non solo in Lega ma anche in ambito Uefa. Sono cose che non sono andate in porto per una grande reazione popolare".
Ci sono anche le colpe della Uefa:
"Che la Uefa sia un'azienda che cerca il business non ci sono dubbi. Tutto questo ora deve aiutare i campi delle singole federazioni a costruire un calcio migliore. E per questo sono colpito dal silenzio della Federcalcio italiana, che mi sembra inopportuno. Questa storia ha fatto capire che è necessario stare insieme, ma la democrazia vuole che una pena ci sia".
Fiorentina, che succederà con Vlahovic?
"Non va venduto, ma bisogna vedere cosa deciderà il giocatore. E' Vlahovic che è padrone di se stesso. Se vuole rimanere, e non so perché, o se vuole andare via".
Superlega, il grande bluff?
"E' un golpe che non è riuscito, ha ragione Vigorito. Sarà interessante capire cosa accadrà. Non si può fare un golpe e poi dire 'Abbiamo sbagliato'. Ci sono persone che lavoravano al tempo negli esecutivi Uefa e poi lavorava al tempo stesso contro questo sistema. Hai tramato contro la tua organizzazione. Mentre trattavi l'ingresso dei fondi e votavi no, facendo fallire certe trattative, ti muovevi in senso opposto dall'altro lato. Qualcosa dovrà accadere, non è stato un gioco. Non è stato un gioco, si è minacciato di far saltare tutto".
Non c'è più credibilità in Agnelli, Scaroni e Marotta?
"Io non trovo compatibili con certe cariche che rivestono ufficialmente. Non capisco neanche il silenzio di Elkann. Ci seve essere un segno che non si può fare quello che si pare. Mi aspetto che accada qualcosa, non solo in Lega ma anche in ambito Uefa. Sono cose che non sono andate in porto per una grande reazione popolare".
Ci sono anche le colpe della Uefa:
"Che la Uefa sia un'azienda che cerca il business non ci sono dubbi. Tutto questo ora deve aiutare i campi delle singole federazioni a costruire un calcio migliore. E per questo sono colpito dal silenzio della Federcalcio italiana, che mi sembra inopportuno. Questa storia ha fatto capire che è necessario stare insieme, ma la democrazia vuole che una pena ci sia".
Fiorentina, che succederà con Vlahovic?
"Non va venduto, ma bisogna vedere cosa deciderà il giocatore. E' Vlahovic che è padrone di se stesso. Se vuole rimanere, e non so perché, o se vuole andare via".
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