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Viola revolution. Addio a quasi tutte le protagoniste dello Scudetto. Parte una nuova storia
La rivoluzione in casa Fiorentina Femminile, iniziata un anno fa con la partenza della bandiera Alia Guagni è quasi giunta a compimento con l'addio di altre protagoniste del ciclo vincente iniziato nel 2016 con la vittoria del primo, e finora unico, scudetto. Assieme a Guagni la scorsa estate andarono via anche Alice Parisi e Ilaria Mauro – entrambe protagoniste dell'ultimo quadriennio - con a gennaio un altro addio eccellente come quello di Tatiana Bonetti.
L'addio di Antonio Cincotta, protagonista dell'ultimo quinquennio, è stato il primo tassello per completare una rivoluzione per rilanciare la squadra e ricostruirla su nuove fondamenta con qualche senatrice, come la ancora giovane Alice Tortelli, a tenere alto il dna viola assieme ad alcune giovani in rampa di lancio – Mascarello, Zanoli, Baldi e Monnecchi su tutte – e tanti volti nuovi pronti a rilanciare le sorti del club. Sono così partite altre due colonne storiche come il portiere Stephanie Ohrstrom, cinque anni in viola, e soprattutto il capitano Greta Adami, un decennio in viola, assieme ad alcune protagoniste degli ultimi anni come Lana Clelland e Frederikke Thogersen su tutte.
Se questa rivoluzione darà i suoi frutti solo il tempo e il campo ce lo diranno, ma di certo il 2020/21 potrà essere considerato l'anno zero dell'era Commisso al femminile, con una squadra radicalmente nuova e pronta a rilanciare i propri sogni di grandezza dopo un'ultima annata chiusa sì al quarto posto, ma che mai ha visto la Fiorentina in lotta per le prime posizioni.
L'addio di Antonio Cincotta, protagonista dell'ultimo quinquennio, è stato il primo tassello per completare una rivoluzione per rilanciare la squadra e ricostruirla su nuove fondamenta con qualche senatrice, come la ancora giovane Alice Tortelli, a tenere alto il dna viola assieme ad alcune giovani in rampa di lancio – Mascarello, Zanoli, Baldi e Monnecchi su tutte – e tanti volti nuovi pronti a rilanciare le sorti del club. Sono così partite altre due colonne storiche come il portiere Stephanie Ohrstrom, cinque anni in viola, e soprattutto il capitano Greta Adami, un decennio in viola, assieme ad alcune protagoniste degli ultimi anni come Lana Clelland e Frederikke Thogersen su tutte.
Se questa rivoluzione darà i suoi frutti solo il tempo e il campo ce lo diranno, ma di certo il 2020/21 potrà essere considerato l'anno zero dell'era Commisso al femminile, con una squadra radicalmente nuova e pronta a rilanciare i propri sogni di grandezza dopo un'ultima annata chiusa sì al quarto posto, ma che mai ha visto la Fiorentina in lotta per le prime posizioni.
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