Bonucci-Danilo leader emotivi, Pogba-Di Maria trascinatori tecnici

Tornare a lottare per lo scudetto (magari vincerlo) e migliorare il percorso in Champions dopo tre stagioni con sosta agli ottavi è l'imperativo per tutta la truppa. Allegri ne è consapevole e per questo necessita di "collaboratori" . Il primo si chiama Bonucci, ultimo reduce della BBC e finalmente capitano dopo la delusione della passata stagione quando lo stesso tecnico gli lanciò una frecciatina. Leo ha 35 anni, responsabilità moltiplicate. Per quanto riguarda la guida della difesa, ma soprattutto fuori dal prato verde. Come ha fatto spesso quando è rimasto in panchina. Undici anni in bianconero, intervallati dalla brutta parentesi milanista, 476 presenze, quota 500 nel mirino. Il centrale di Viterbo conosce ogni metro dell'universo bianconero e dovrà iniettare il dna anche ai giovani. Magari gridando, sbracciandosi. Lo sgabello di Porto ormai è preistoria.

Bonucci potrà contare sull'appoggio di Danilo, caratterialmente il suo opposto. Autentica scoperta, solo tre stagioni alla Continassa, ma il trentenne brasiliano pare un senatore. Lo hanno definito leader silenzioso perché non si sente, ma agisce. Come in campo dando indicazioni ai compagni e quando si presenta davanti alle telecamere nei momenti difficili. Uno che ci mette la faccia. Vedi il post Villarreal quando chiese scusa ai tifosi. Sotto l'aspetto puramente tecnico e negli altri reparti, i tifosi si aspettano tanto dai due top in arrivo: Pogba e Di Maria. Il Polpo torna a casa, conosce l'ambiente, ma questa volta da giocatore maturo dovrà risollevare le sorti di un centrocampo finito quasi nella mediocrità dopo gli anni di massimo splendore. Muscoli, inserimenti e gol. Uno in grado di spaccare le partite. Come potrebbe spaccarle Di Maria in attacco. La sua fantasia, l'abitudine a vincere (spesso a decidere i match), sono vitamina per fare il salto di qualità. Il Fideo è una manna dal cielo soprattutto per Vlahovic. Con lui gli assist sono assicurati.