Lapo Elkann al Corriere della Sera: "La morte di nonno Gianni ancora mi addolora"
I tifosi lo invocano e sperano che entri a far parte della nuova Juventus, lui che nonostante i tanti problemi personali è comunque sempre un punto fermo del popolo bianconero. Intervistato da Walter Veltroni per il Corriere della Sera, Lapo Elkann ricorda il nonno Gianni Agnelli a 20 anni dalla scomparsa. "Gianni Agnelli? Ha sempre protetto l'azienda nazionale, non solo la Fiat. Se non fosse stato per lui, la Ferrari sarebbe finita a Henry Ford e Alfa Romeo, Autobianchi e Lancia avrebbero avuto proprietà straniere. Mio nonno amava la sua patria e la difendeva da chiunque. Per questo ancora oggi, dopo vent' anni, mi provoca dolore ripensare alla sua sofferenza degli ultimi giorni. Lui aveva ereditato l'azienda dalla sua famiglia, l'aveva fatta crescere e proiettata su scala internazionale ma in quel tempo, l'ultimo della sua vita, il destino della Fiat era in pericolo".
Prima di morire mi disse: 'Tu, tuo fratello e tua sorella dovete stare uniti. Evitate conflitti, evitate litigi. State uniti, vi prego'. E così è stato, come lui voleva. Tra difficoltà e differenze non abbiamo mai perso affetto e collaborazione.