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La Corte Federale nega il ne bis in idem: "Assoluzione revocata per il sopraggiungere di fatti nuovi"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 30 gennaio 2023, 15:19Primo piano
di Alessio Tufano
per Bianconeranews.it

La Corte Federale nega il ne bis in idem: "Assoluzione revocata per il sopraggiungere di fatti nuovi"

Fra le motivazioni della Corte d'Appello alla condanna della Juventus, c'è un passaggio in cui si spiega espressamente come tale decisione di tornare a giudicare una società che era già stata assolta non costituisce una violazione del principio del ne bis in idem, ovvero quel principio che vieta un secondo giudizio per un reato per il quale si è stati già giudicati. Di seguito riportiamo il passaggio in questione.

"Il principio del ne bis in idem si applica certamente al diritto sportivo, ma nel senso di impedire di ritornare sul “già deciso” attraverso un nuovo giudizio e quindi al di fuori di una serie procedimentale prevista espressamente (e composta da una pluralità di gradi processuali). L’elemento comune di tale principio può essere tendenzialmente identificato nel divieto di ritornare sul già deciso, di ripetere un giudizio, in altri termini di compiere una seconda volta (un bis) un’attività svolta, o in via di svolgimento, in quanto forma di sovrapposizione ripetitiva e successiva con un nuovo giudizio processuale sulla medesima regiudicanda, al di fuori, si noti, di una serie procedimentale prevista espressamente (pluralità di gradi o di fasi in un sistema di impugnazione o di riesame o di separazione di giudizi).

Pertanto il divieto del bis in idem non può, in modo assolutamente certo, essere riferito a tutte le previsioni di successive fasi processuali o gradi di procedimento espressamente previste (principio di legalità) nei diversi sistemi processuali (rimedi e specifici istituti di carattere impugnatorio, o di revisione, o di riesame o di separazione). (Alta corte di giustizia sportiva, 11 maggio 2012, n. 9).

Pertanto, quando, come nel caso che occupa, si è all’interno di una tale progressione di fasi processuali o gradi di procedimento successivi, espressamente disciplinati dall’applicabile ordinamento (principio di legalità), si è anche all’interno del medesimo processo e non vi è alcun possibile spazio all’applicazione del divieto del ne bis in idem (Corte federale d’appello, Sez. II, n.76/CFA/2019-2020).

Quanto precede, con la precisazione che anche una assoluzione ottenuta per due gradi di giudizio, se conseguente alla mancata conoscenza di fatti invece decisivi per una eventuale condanna, è soggetta al giudizio di revocazione".