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tmw / juventus / Editoriale
Giuntoli comincia con lo "sgarbo" Felipe Anderson ma cominciare presto serve a prevenire gli imprevisti. Le prossime mosse sono già stabiliteTUTTO mercato WEB
mercoledì 17 aprile 2024, 00:15Editoriale
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

Giuntoli comincia con lo "sgarbo" Felipe Anderson ma cominciare presto serve a prevenire gli imprevisti. Le prossime mosse sono già stabilite

Non nascondiamoci, lo smacco Felipe Anderson non è esattamente il modo migliore da parte di Giuntoli per cominciare a muoversi ufficialmente nel suo ruolo annunciato, urbi et orbi, da John Elkann. Per carità, nulla di irreparabile e tutto sommato non era neanche un nome che scaldava più di tanto il mondo bianconero ma resta pur sempre un colpo che sembrava chiuso e che poi è saltato per il clamoroso dietro-front del brasiliano. Nessuna analogia con il famoso "no" di Di Natale, però significa anche che la Juventus deve ritrovare appeal e per il direttore tecnico con delega totale sulle strategia di mercato il compito di ricostruzione si presenta molto arduo. Non sappiamo se sono vere le indiscrezioni secondo le quali lo stesso Giuntoli avrebbe detto di non essere sicuro che basteranno 2-3 anni per il rilancio della Juventus, ,ma possiamo, restando con i piedi per terra, facilmente intuire che potrebbe essere un'amara verità.

Ma aria di cambiamento si comincia già a respirare. Punto primo: la Juventus non si sta riducendo all'ultimo per elaborare le strategie di mercato ma è già attiva ad aprile ed è proprio per questo anticipare ogni tipo di mossa che lo sgarbo di Felipe Anderson è facilmente ammortizzabile, c'è ancora tutto il tempo ma intanto il club comincia a muoversi con i tempi giusti. Punto due: con ogni probabilità la Juventus non parteciperà alla classica tournée estiva, ma farà ritiro classico. Un po' perché in fondo in USA ci si andrà a giugno per partecipare al Mondiale per club e molto per volontà di Giuntoli che vuole rispolverare le antiche buone usanze. Magari ci vorranno più di 2-3 anni per rivederla tirata a lucido, ma ai prossimi nastri di partenza la Juventus dovrà presentarsi già pronta e cambiata.

A proposito di cambiamenti, Giuntoli si muoverà con logica. Prima verrà scelto l'allenatore, ormai l'addio di Allegri è sempre più nell'aria (ma ancora non certo) e Thiago Motta è sempre in pole (a meno di clamorosi cambi di programma), soltanto successivamente si passerà alla rosa. Prima di tutto le partenze che potrebbero comprendere anche una dolorosa partenza (Chiesa e Bremer gli indiziati) e poi la ristrutturazione. Un elemento in difesa (piace moltissimo Calafiori ma non è l'unico), un paio di colpi a centrocampo (tenendo conto anche che Rabiot molto probabilmente saluterà) e poi un attaccante e\o una mezza punta per un modulo che potrebbe cambiare. Spese folli non ce ne saranno, scommesse da vincere (alla Giuntoli) invece saranno il grimaldello su cui lavorare per ristrutturare la colonna portante della squadra, la classica spina dorsale attorno alla quale costruire con calma tutto il resto. Saranno 3 anni di ricostruzione che, se fatti nel modo giusto, apriranno scenari affascinanti in concomitanza con il pareggio di bilancio e l'inizio della Superlega.