Giannichedda a RBN: “Allegri resta al 50%. Thiago Motta ideale, ma servono i giocatori. Ecco i nomi”

Juve a caccia della finale di Coppa Italia. Forte del vantaggio di 2-0 conseguito all'Allianz Stadium, stasera i bianconeri sono ospiti della Lazio nel ritorno delle semifinali. Rugani  e Alex Sandro  si giocano una maglia per sostituire lo squalificato Gatti. In avanti solito ballottaggio tra Chiesa e Yildiz. Nella conferenza stampa della vigilia Allegri rimanda alla società il discorso sulla sua conferma o meno, resta Thiago Motta il candidato principale, se non unico, per sostituirlo in caso di addio con un anno d'anticipo. Sul fronte del mercato servono rinforzi a centrocampo: Koopmeiners e De Paul due nomi. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve il doppio ex Giuliano Giannichedda, centrocampista della Vecchia Signora dal 2005 al 2007, dopo un quadriennio in biancoceleste.

Inquadra così la sfida di questa sera Giannichedda, tra due squadre che non stanno vivendo un ottimo momento di forma: “Anche prima della gara d'andata la Juve non sembrava stesse in grande forma, poi abbiamo visto com'è è finita la partita. I bianconeri quando hanno in testa l'obiettivo da raggiungere fanno buone prestazioni. Sicuramente all'Olimpico sarà difficile perché per la Lazio è match salva stagione, la Juve ha comunque anche la qualificazione in Champions. Naturalmente può provare a vincere un trofeo. Serve una squadra come l'andata, altrimenti per Danilo e company si può complicare. Gli uomini di Allegri non devono pensare all'avversario, avendo anche due gol di vantaggio partono favoriti, quindi mi preoccupo più l'atteggiamento della stessa Juve rispetto a quello dell'avversario. Le squadre di Tudor sono ottime a livello di agonismo, quindi la Lazio ce la metterà tutta per ribaltare il risultato. Non bisognerà farsi sorprendere da un inizio arrembante dei biancocelesti. Se la Juve fa la Juve, il vantaggio maturato all'andata è enorme. Allegri? La permanenza la vedo al 50%. Ora bisogna chiudere la stagione nel modo migliore, poi sedersi a tavolino con la società Se c'è fiducia si continua con lui, altrimenti no”.

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