Juve allarme attacco, per Champions e Coppa Italia servono i gol

Qualificazione alla prossima Champions League e conquista della Coppa Italia sono i due obiettivi della Juve, ma serve una scossa del reparto offensivo. In questa speciale classifica i bianconeri sono quinti insieme al Bologna, ma soprattutto i 45 gol realizzati in 32 turni di campionato rappresentano il peggiore attacco degli ultimi 25 anni. Polveri così bagnate allo stesso punto del cammino, non si registravano dalla stagione 1999/2000. Vlahovic è secondo nella classifica cannonieri con 15 reti, alle spalle di Lautaro, 23. Contro il Torino ha fallito due occasioni clamorose, 3 addirittura contro il Napoli. La mira del serbo pare essersi smarrita. Mentre in Coppa contro la Lazio si è sbloccato, in Serie A non va a segno dal 25 febbraio, quando firmò la doppietta contro il Frosinone. Nelle ultime 6 gare 4 gol per la Juve e solo 2 realizzati dagli altri attaccanti: Chiesa a Napoli e Milik contro l’Atalanta.

A proposito di Chiesa, per lui in campionato 7 centri, Milik 3, Yildiz 1, nessuno Kean (condizionato dal lungo stop per infortunio), Vlahovic ha totalizzato il 64% delle reti complessive dell'attacco della Juve. Significativo il fatto che nella graduatoria dei bomber bianconeri, dietro a Dusan e Federico ci siano Gatti e Rabiot, entrambi a quota 4. La crisi del reparto è certificata dai dati rispetto alle rivali per la corsa Champions. La Juventus è la peggiore delle prime sei in classifica per gol realizzati, quarta nella classifica dei tiri, 443, ma solo il 28,5% nello specchio. Serve una scossa del reparto per portare a casa il bottino pieno: 11 punti in altrettante giornate sono una marcia da retrocessione. La squadra di Allegri si affida soprattutto ai calci piazzati, alle giocate individuali e alle ripartenze. Forse una deroga al 3-5-2 conservativo potrebbe essere una soluzione.