Al 62' di Juve-Verona, il mondo bianconero si ferma

Il cielo non risparmia Torino e la festa scudetto bianconera. Anche chi ci guarda da lassù insomma ha deciso di versare "qualche" lacrima per l'addio annunciato qualche giorno fa in pompa magna dal portiere più importante e vincente di sempre. La partita passa in secondo piano quando è l'ultima giornata di campionato, tutto è già stato deciso, non si deve fare altro che festeggiare la squadra, lo scudetto e Gianluigi Buffon. Tutti sapevano che questo giorno sarebbe prima o poi arrivato e quel momento c'è stato per davvero, al 62' di Juventus-Verona, quando Allegri chiama il numero 1 in panchina per dare spazio al terzo portiere Pinsoglio, al debutto in prima squadra. L'uscita dal campo di Buffon dura quasi 2', abbraccia tutti i suoi compagni, avversari compresi, dalla panchina si alzano tutti a formare un cordone e ad uno ad uno lo abbracciano ancora, come si fa con un fratello.

Poi i cori, il giro di campo per ricevere tutto l'affetto possibile da parte del popolo bianconero, che a lungo lo ha invocato sotto la Curva. E' giusto racchiudere cosi la partita di ieri, una partita che nonostante il 2-1 (Rugani e Pjanic in gol) finale è praticamente impossibile commentare. E' l'ultima di Buffon, l'ultima di Asamoah e Lichtsteiner, a cui il pubblico tribuna un lungo applauso a fine gara, l'ultima probabile di Mandzukic, Marchisio e Khedira. La Juventus del prossimo anno sarà tutta da scoprire, dalla porta all'attacco e chissà se anche dalla panchina. I prossimi giorni ci diranno qualcosa di più sicuro.