La "misteriosa", "folle" e "incomprensibile" cessione di Caldara? Forse una spiegazione è arrivata ieri da Reggio Emilia...

Ha fatto discutere non poco la decisione della dirigenza juventina di cedere Mattia Caldara al Milan. Un mistero, un giallo, una follia, un'operazione ancora oggi ritenuta inspiegabile dalla maggioranza dei tifosi della Juventus. Ma una spiegazione potrebbe essere arrivata ieri sera, dal Mapei Stadium di Reggio Emilia. 

Già, perchè gli uomini mercato della Vecchia Signora potrebbero anche aver deciso di sacrificare l'ex atalantino con la convinzione di aver già messo le mani su un altro prospetto altrettanto forte, un potenziale candidato a raccogliere la pesante eredità degli attuali senatori bianconeri. 

Parliamo di Giangiacomo Magnani, centrale classe 1995 che Marotta, Paratici e Cherubini hanno prelevato dal Perugia in questa sessione di mercato e girato immediatamente al Sassuolo. Una promessa che forse in pochi conoscevano, ma che da ieri sera in molti hanno imparato a conoscere.

Il ragazzotto - come direbbe Allegri -, schierato titolare al centro della difesa da Roberto De Zerbi nella complicata sfida contro l'Inter, ha sfoderato una prestazione monumentale, tenendo testa alle quotate e incensate bocche di fuoco nerazzurre: Icardi, Lautaro Martinez, Perisic e Keita - chi prima e chi dopo - sono andati a sbattere su questo armadio di 190 centimetri, di proprietà della Juventus.

Impressionante il suo impatto con la Serie A: prestanza fisica, diligenza tattica e personalità. Un talento puro che potrebbe cancellare dalla mente dei tifosi bianconeri il rimpianto per la discussa cessione di Mattia Caldara.