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RONALDO: "Ho bisogno di progetti allettanti e quello della Juve lo è. Sul mercato chiunque vale 100 mln! Vogliamo la Champions ma niente ossessioni"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 21 agosto 2019, 12:30Primo piano
di Rosa Doro
per Tuttojuve.com

RONALDO: "Ho bisogno di progetti allettanti e quello della Juve lo è. Sul mercato chiunque vale 100 mln! Vogliamo la Champions ma niente ossessioni"

Cristiano Ronaldo ha concesso una lunga intervista all’emittente portoghese TVI e ha parlato di diversi temi e anche del suo passaggio alla Juventus. Il portoghese ha portato il figlio Cristiano Jr a visitare la casa dove abitava da piccolo e ha raccontato la reazione stupida del bambino: "Papà, ma tu vivevi qui? Non ci poteva credere. Mi faceva piacere fargli vedere dove sono cresciuto per qualche tempo. Cristianinho lo avevo già portato a Madeira e quindi gli ho fatto vedere la vecchia pensione di Lisbona".

Inoltre CR7 ha aggiunto: "Ora non ho bisogno del calcio per vivere bene, sono tranquillo a livello finanziario. Quello di cui ho bisogno sono progetti allettanti e quello della Juve lo è. Mi è sempre piaciuta questa squadra, è la migliore in Italia e fra le migliori al mondo, ha sempre combattuto per imporsi in Europa". 

Inoltre Cristiano ha parlato del valore che i calciatori hanno al giorno d'oggi con cifre esorbitanti: "Oggi è difficile dire quanto valgo io, qualunque giocatore costa 100 milioni e non ha ancora dimostrato nulla. Joao Felix è un caso a parte. Ma se guardi ci sono portieri e difensori valutati anche 80 milioni di euro, non sono d’accordo ma è il mercato di adesso, è il momento che viviamo. Forse allora io valgo 3-4 volte tanto".

Sul modo di vivere il calcio: "Qualche anno fa, quando perdevo stavo peggio. A volte non cenavo, entravo in stanza e ne uscivo il giorno dopo. Con la maturità, ho imparato che la cosa più importante nella vita non è il calcio. Quando mi ritiro? Potrei chiudere la carriera il prossimo anno ma potrei giocare anche fino a 40, 41 anni. Non so, quello che dico è sempre è che bisogna godersi il momento. Il presente è eccellente e devo godermelo. Credo che nessun giocatore detenga più record di me, sono ormai nella storia del calcio".

Sull'addio al Real Madrid: "Ho vissuto a Madrid per nove anni, il 60% della mia carriera. Ma volevo una sfida diversa e sono molto felice di essere alla Juve". Lasciare Madrid è stato ancora più complicato per il figlio Cristiano Jr "perché lì aveva i suoi amici ma lo preparavo da mesi. Capiva che c'era la possibilità che il padre lasciasse il Real, non ci credeva ma sapeva che poteva succedere. Sono una persona a cui non piace rimanere in una comfort-zone e Madrid lo era abbastanza. Volevo una nuova sfida".

Sulla Champions League: "Tutti vogliono vincere la Champions, anche noi, ma non dobbiamo viverla come un'ossessione, lasciamo che le cose facciano il loro corso e andiamo passo per passo. E poi bisogna ricordare che i soldi non fanno grandi squadre. Guardate da quanti anni Barcellona, Bayern o PSG non vincono la Champions". 

Sui premi individuali: "Non è un caso se io e Messi siamo gli unici ad aver vinto cinque Palloni d'Oro. E ho ancora le motivazioni per cercare di vincere ancora, a livello di squadra e individuale, altrimenti avrei già smesso. Sarebbe facile, perchè non mi manca nulla, ma quello che mi muove è la passione per il calcio e la mia voglia di vincere".

Sul suo trasferimento al Manchester United nel 2003: "C'erano stati contatti con tante altre squadre, il Valencia per esempio. Ho incontrato Wenger e stavo per andare all'Arsenal. Ho parlato col Barcellona, col Real, con l'Inter. Ma dopo quella partita (amichevole Sporting-Manchester United, ndr) lo United che era già interessato, lo era ancora di più e hanno voluto dare un'accelerata alla trattativa".