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tmw / juventus / Il punto
Moby Dick - Pjanic e Dybala devono molto ad Allegri. Impossibile dimostrare il contrario. E con Max, Douglas Costa può diventare l'ala pura più forte del mondo
mercoledì 20 settembre 2017, 00:38Il punto
di Alvise Cagnazzo
per Tuttojuve.com

Moby Dick - Pjanic e Dybala devono molto ad Allegri. Impossibile dimostrare il contrario. E con Max, Douglas Costa può diventare l'ala pura più forte del mondo

Corrispondente "The Sun", autore di 9 libri. Autore e conduttore programma #Alvolante per AntennaSud. Vincitore Overtime Festival della Comunicazione del giornalismo e del premio Campione Odg Puglia

C'era una volta il Liceo, fatto si simpatia ed antipatie, pruriti e noie, fra professori ed alunni. Talvolta, anche il mondo del lavoro mostra il proprio lato bambinesco, ai limiti dell'infantilismo montessoriano. Capita, dunque, che un tecnico reduce da un trittico di vittorie straordinarie, a corredo di un paio di finali raggiunge e smarrite anche per qualche “vuoto tecnico” di chi avrebbe dovuto comportarsi da campione, finisca nel ventre delle critiche a prescindere, delle prese di posizione vaticinate e poi rimangiate. Roba da ciarlatani, più che da mendicanti del calcio. Pjanic e Dybala, oggi, sono gli uomini insostituibili di uno scacchiere tattico che ha tratto giovamento dalle intuizioni del proprio allenatore.

Il bosniaco, zingaro della mediana, ha finalmente trovato la collocazione migliore. Imposta da Allegri, disposto a sopportare dodici mesi fatti di alti, vertiginosi, e basi, sporadici e e profondi, del proprio numero cinque. Con la cura tecnica dell'allenatore toscano, ha imparato a picchiare ed a coprire la difesa, divenendo un vero e proprio regista arretrato. E' tuttavia con Dybala che Massimiliano Allegri ha compiuto il vero e proprio miracolo tecnico, arretrandogli la posizione in campo di qualche decina di metri, collocandolo, a tutto campo e senza vincoli in fase di ripiegamento, alle spalle di Higuain.

L'argentino, affrancato da quisquilie tattiche, ha trovato la propria collocazione tattica migliore, ignorando le campagne mediatiche contrarie al cambio di ruolo. Se oggi Paulo Dybala è un calciatore decisivo, determinante, per lo meno in Italia. Paese nel quale viaggia ad una media realizzativa aliena, migliore di quella di un tale di nome Platini. Il merito è quasi tutto di chi ha deciso di ristrutturare il suo modo di stare in campo, ovvero di Allegri e del suo modo, tutt'altro che ortodosso, di gestire i campioni.

L'ultimo capriccio è legato è legato a Douglas Costa. Il tecnico vuole trasformare la riottosità ai rientri in difesa in un'arma da contropiede, rendendolo indispensabile non solo a destra, posizione ideale per rientrare al tiro, ma anche a sinistra, nello scacchiere tattico del 4-2-3-1. Il medesimo nel quale, secondo la folta pletora di benpensanti, Matuidi, considerata una terza scelta, avrebbe fatto fatica ad adattarsi. Il resto, per fortuna, è storia...