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Pres. Pro Patria: "Il Daspo serve a chi vuole il male del calcio, non solo agli ultras"
Una lunga intervista quella che il presidente della Pro Patria, Patrizia Testa, ha rilasciato a Tuttosport. Dopo aver raccontato come è nata la sua passione per il calcio ("Mio padre frequentava ad Arona lo stesso collegio di geometri di Boniperti. Mi portò a vedere una amichevole della Juventus estiva a Busto Arsizio, allora i bianconeri non andavano a fare le tournèe in giro per il mondo: in bianconero giocava Helmut Haller e mi prese per mano e da quel momento sfociò la mia passione") e il suo arrivo al club bustocco, la numero uno dei lombardi svela i progetti futuri: "Con sacrifici importanti ho realizzato un altro campo a fianco a quello della prima squadra, vicino al nostro stadio in modo da avere una nostra piccola Casa per i ragazzi, contiamo in tutto circa 250 giovani tesserati. Purtroppo essendo io da sola non posso permettermi più di tanto e anche le aziende intorno colpite dalla frenata economica avranno più difficoltà a pensare a sponsorizzazioni. Per le giovanili, come tutti, siamo in attesa di comunicazioni per le linee guida della prossima annata. I genitori chiamano ma non sappiamo ancora come rispondere. Ma sono fiduciosa perché comunque il presidente della Lega Pro, Ghirelli, è un uomo di regole che ha grande passione. E io vorrei nel mondo del calcio a livello dirigenziale più persone con questo approccio e non chi si fa tirare dalla politica sportiva".
Nota poi al futuro: "Mi piacerebbe tornare a fare la semplice abbonata, se ci fosse qualcuno serio intenzionato a rilevare il club non avrei problemi. Ma ultimamente sono stata avvicinata da gente che ha fallito in altri club e quindi non li ho nemmeno presi in considerazione. Il grave è che questa gente può ancora lavorare nel calcio con una lucida premeditazione! E io, dopo aver rimesso la Pro Patria all’onor del mondo, non ci penso nemmeno di darla a gentaglia. Così come esiste il Daspo per gli Ultras dovrebbe esserci anche per queste figure che fanno solo il male del mondo del pallone. Via i lupi dal calcio".
Nota poi al futuro: "Mi piacerebbe tornare a fare la semplice abbonata, se ci fosse qualcuno serio intenzionato a rilevare il club non avrei problemi. Ma ultimamente sono stata avvicinata da gente che ha fallito in altri club e quindi non li ho nemmeno presi in considerazione. Il grave è che questa gente può ancora lavorare nel calcio con una lucida premeditazione! E io, dopo aver rimesso la Pro Patria all’onor del mondo, non ci penso nemmeno di darla a gentaglia. Così come esiste il Daspo per gli Ultras dovrebbe esserci anche per queste figure che fanno solo il male del mondo del pallone. Via i lupi dal calcio".
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