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Le pagelle dell'Inter - Barella al top, Vidal punge la sua ex. Conte si mangia Pirlo a centrocampo
Inter-Juventus 2-0
(12’ Vidal, 53’ Barella)
Handanovic 6,5 - Inoperoso, o quasi, per ampi tratti della partita. Nel finale si fa trovare pronto sulla botta di Chiesa che poteva regalare un finale thrilling.
Skriniar 7 - Prende le misure a Cristiano Ronaldo e di lì il cinque volte Pallone d’Oro gli sbatte costantemente contro fino ad arrendersi e spostarsi dall'altra parte.
De Vrij 6,5 - Sembra strano, ma contro Morata e Ronaldo si può fare persino ordinaria amministrazione, se tutto il resto funziona alla perfezione.
Bastoni 7 - Non si ricorda un singolo errore in fase difensiva. In compenso, regala all’Inter e a Barella un lancio alla Bonucci. La prova della maturità, anche se non ne aveva bisogno.
Hakimi 6,5 - Potrebbe fare il vuoto, ma per una volta non lo fa fino in fondo. Parte in quarta, poi viaggia a velocità di crociera. Nel finale ha pure la palla del 3-0 e non lo fa.
Barella 8 - L’assist per il primo gol, poi il 2-0. Si divora a colazione il centrocampo avversario, lì dove la partita si decide. Giocatore di un’altra categoria: non una novità.
Brozovic 6,5 - Meglio lui, come play. Nella prestazione monstre del centrocampo nerazzurro è l’elemento di ordine, ma sfiora anche il gol con un paio di botte da fuori.
Vidal 7 - Bacia lo stemma della Juve prima della gara. Poi la punge, di testa e di cresta. Ma non esulta. Gol a parte, e non è un dettaglio, dà lezioni di centrocampo ai suoi oggi piuttosto modesti successori. (Dal 76’ Gagliardini s.v.).
Young 6 - Da Chiesa ha da temere fino a un certo punto, più in difficoltà su Kulusevki, esce ammonito. (Dal 72’ Darmian 6 - Entra quando la Juve prova a reagire. Tiene).
Lukaku 6,5 - Una forza della natura, travolgente come al solito. Cosa sarebbe l’Inter senza potersi appoggiare al suo gigante, chi lo sa. Non segna, ma vince ai punti il duello rusticano con Chiellini.
Lautaro 6 - Bene, bravo, ma. Attacca, pressa, punge. Però è impreciso in più di un’occasione: nel primo tempo si divora letteralmente il raddoppio, poi non concretizza un paio di potenziali palle gol. (Dall’86’ Sanchez s.v.).
Conte 7 - È la sua vittoria, contro la squadra che per anni è stata sua. Vince la partita in mediana, fa il minimo indispensabile con i cambi e va a dormire da capolista. Stravince il duello con il suo discepolo: quando il gioco si fa duro, l’esperienza si fa sentire. E per la prima volta batte la Juve.
(12’ Vidal, 53’ Barella)
Handanovic 6,5 - Inoperoso, o quasi, per ampi tratti della partita. Nel finale si fa trovare pronto sulla botta di Chiesa che poteva regalare un finale thrilling.
Skriniar 7 - Prende le misure a Cristiano Ronaldo e di lì il cinque volte Pallone d’Oro gli sbatte costantemente contro fino ad arrendersi e spostarsi dall'altra parte.
De Vrij 6,5 - Sembra strano, ma contro Morata e Ronaldo si può fare persino ordinaria amministrazione, se tutto il resto funziona alla perfezione.
Bastoni 7 - Non si ricorda un singolo errore in fase difensiva. In compenso, regala all’Inter e a Barella un lancio alla Bonucci. La prova della maturità, anche se non ne aveva bisogno.
Hakimi 6,5 - Potrebbe fare il vuoto, ma per una volta non lo fa fino in fondo. Parte in quarta, poi viaggia a velocità di crociera. Nel finale ha pure la palla del 3-0 e non lo fa.
Barella 8 - L’assist per il primo gol, poi il 2-0. Si divora a colazione il centrocampo avversario, lì dove la partita si decide. Giocatore di un’altra categoria: non una novità.
Brozovic 6,5 - Meglio lui, come play. Nella prestazione monstre del centrocampo nerazzurro è l’elemento di ordine, ma sfiora anche il gol con un paio di botte da fuori.
Vidal 7 - Bacia lo stemma della Juve prima della gara. Poi la punge, di testa e di cresta. Ma non esulta. Gol a parte, e non è un dettaglio, dà lezioni di centrocampo ai suoi oggi piuttosto modesti successori. (Dal 76’ Gagliardini s.v.).
Young 6 - Da Chiesa ha da temere fino a un certo punto, più in difficoltà su Kulusevki, esce ammonito. (Dal 72’ Darmian 6 - Entra quando la Juve prova a reagire. Tiene).
Lukaku 6,5 - Una forza della natura, travolgente come al solito. Cosa sarebbe l’Inter senza potersi appoggiare al suo gigante, chi lo sa. Non segna, ma vince ai punti il duello rusticano con Chiellini.
Lautaro 6 - Bene, bravo, ma. Attacca, pressa, punge. Però è impreciso in più di un’occasione: nel primo tempo si divora letteralmente il raddoppio, poi non concretizza un paio di potenziali palle gol. (Dall’86’ Sanchez s.v.).
Conte 7 - È la sua vittoria, contro la squadra che per anni è stata sua. Vince la partita in mediana, fa il minimo indispensabile con i cambi e va a dormire da capolista. Stravince il duello con il suo discepolo: quando il gioco si fa duro, l’esperienza si fa sentire. E per la prima volta batte la Juve.
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