Tokyo 2020, finale inedita per l’oro: la Svezia ci riprova, prima volta assoluta per il Canada

Sarà Canada-Svezia la finale del torneo di calcio femminile dell’Olimpiade di Tokyo. Una sfida inedita, fra due squadre che finora erano salite sul podio, ma senza mai mettersi al collo la medaglia d’oro. Fra le due ad andarci più vicina è stata la Svezia in quel di Rio de Janeiro quando perse in finale per 2-1 contro la Germania dopo aver eliminato le padrone di casa del Brasile ai rigori, mentre le nordamericane finora si erano sempre fermate in semifinale – a Londra nel 2012 e a Rio nel 2016 – conquistando poi due bronzi.

Una finale inattesa quella fra scandinave e canadesi visto che quasi tutti si aspettavano che le campionesse del Mondo degli USA arrivassero all’atto conclusivo della competizione dopo aver bucato quello di cinque anni fa. Del resto con quattro titoli, e un argento, in sette edizioni la squadra a stelle e strisce è la più titolata di tutte, ma questa volta il derby nordamericano ha sorriso al Canada. Un evento per le biancorosse che non vincevano contro le vicine di casa dal marzo 2001 e avevano vinto solo in quattro occasioni su 62 contro le campionesse del Mondo in carica. Numeri che fanno capire facilmente quale sia stata l’impresa di Christine Sinclair, 302 presenze e 178 gol con il Canada e finalmente l’occasione di conquistare un titolo che manca nel suo immenso palmares, e compagne.

Di fronte ci sarà una Svezia, con la juventina Lina Hurtig a rappresentare la Serie A, desiderosa di conquistare il titolo olimpico che gli era sfuggito nella passata edizione e che in questo torneo viaggia come una locomotiva senza freni. Cinque vittorie in altrettante gare, fra cui il 3-0 all’esordio contro gli USA. Ma anche la doppia vittoria – prima nel girone e ieri in semifinale – contro la temibile Australia e il 3-1 rifilato alle padrone di casa del Giappone nei quarti. Risultati che fanno delle scandinave le favorite per il titolo.